14 Luglio 2021 - 7:35

A Roma si differenzia solo il 43,8% dei rifiuti. Valeriani: “Si rischiano risultati peggiori nel prossimo anno”

Rifiuti ovunque a via Lago di Lesina
Rifiuti ovunque a via Lago di Lesina

Cala al 43,8% la percentuale della raccolta differenziata a Roma (nel 2019 la capitale riusciva a differenziare il 45,2% dell’immondizia). Ad annunciarlo è l’assessore al ciclo dei rifiuti della Regione, Massimiliano Valeriani. “Un dato che conferma quanto denunciamo da tempo: la gestione dei rifiuti nella Capitale è totalmente fuori controllo – spiega Valeriani –. Per questo Roma è sporca e nel 2021 si rischia di registrare risultati ancora peggiori, basta camminare lungo le strade della città per capirlo”.

Al contrario molti altri comuni del Lazio lavorano bene: “Il 22 luglio premieremo quelli più virtuosi nella raccolta differenziata – continua l’assessore –. Tra questi anche il comune di Albano, che è vicino all’80% di differenziata. Questi risultati non si improvvisano: è fondamentale sostenere buone pratiche e realizzare le varie tipologie di impianti necessari per garantire la corretta gestione dei rifiuti“.

La situazione dell’immondizia nella Capitale, infatti, ha raggiunto livelli preoccupanti. E con essa anche l’esasperazione dei cittadini. Martedì 13 luglio al Quadraro un gruppo di 50 residenti ha bloccato il traffico per protestare contro i cumuli di rifiuti che da giorni stazionano attorno a cassonetti causando miasmi e problemi alla cittadinanza. Il flashmob di protesta è stato organizzato dal Comitato spontaneo Quadraro vecchio al termine di una serie di incontri tra le varie associazioni del territorio.

La protesta al Quadraro

La risposta del Comune non si è fatta attendere: “Le criticità che si registrano in questi giorni nella città di Roma sono esclusivamente legate alla cronica carenza di impianti di smaltimento all’interno del Lazio – spiega l’assessora ai Rifiuti Katia Ziantoni –. Carenza che fa rallentare anche la raccolta differenziata. Gli impianti di trattamento, infatti per assenza di sbocchi in discarica e indagini che continuano a coinvolgere le autorizzazioni rilasciate dalla Regione Lazio, ricevono meno rifiuti. Questo ha due effetti: la raccolta non è regolare, i mezzi Ama restano pieni e quando saltano i giri inevitabilmente si creano cumuli di rifiuti che fanno crescere la frazione indifferenziata. Le cicliche crisi della Regione Lazio impediscono da anni la necessaria pianificazione e la corretta gestione del ciclo dei rifiuti. Ciononostante, ancora oggi, alcuni importanti membri della giunta regionale attaccano Roma sulla percentuale di raccolta differenziata che comunque è superiore alle grandi Capitali europee”.

Il “D-day”, comunque,  è previsto per il 15 luglio, giorno in cui è fissato l’incontro tra la sindaca Virginia Raggi, la Regione ed il Ministero della Transizione ecologica. In questa sede dovrebbe essere individuata la mappa delle “aree bianche” dove sarà possibile localizzare la discarica della Capitale.