24 Agosto 2022 - 12:37 . Cronaca
24 agosto 2016: sei anni fa il terremoto che sconvolse il Centro Italia. I geologi: “Manca ancora un’adeguata prevenzione sismica”
“Nemmeno un’ora di silenzio al giorno basterebbe per commemorare la tragedia. Nella zona dell’Appennino centrale il 24 agosto del 2016 si verificò un terremoto di magnitudo Richter pari a 6.0 con l’epicentro in provincia di Rieti (nel comune di Accumoli), ma con ripercussioni anche nelle province di Perugia, Ascoli Piceno, L’Aquila e Teramo”. Lo dichiara il geologo Antonello Fiore, presidente nazionale della Società Italiana Geologia Ambientale.
Un terremoto questo che darà inizio alla sequenza di scosse dell’Appennino centrale nota anche come sequenza sismica del centro Italia 2016-2017 di Amatrice, Visso (26 ottobre 2016), Norcia (30 ottobre 2016) e Campotosto (18 gennaio 2017).
“Risentirono fortemente del terremoto del 24 agosto – continua – i comuni di Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto, quelli più vicini all’epicentro. A sei anni dal terremoto del 24 agosto 2016 non un minuto, e nemmeno un’ora al giorno di silenzio basterebbe per commemorare non solo le vittime (300, ndr) ma la sofferenza che ancora oggi avvolge con una stretta crudele i sopravvissuti, i superstiti che hanno deciso di non andare via dalla loro terra. Una stretta crudele che alimenta la sua forza nella mancata prevenzione sismica” aggiunge il presidente Fiore”.
E ancora: “I ritardi accumulati nella ricostruzione hanno generato nelle popolazioni locali un diffuso malessere con la desolazione, la stanchezza, la frustrazione, la sfiducia e l’esasperazione a dominare gli stati d’animo; malessere che si averte anche nelle istituzioni locali. Quello che dobbiamo ricordare è che la zona è ad altissima pericolosità sismica come gran parte della catena appenninica. La stessa area era stata colpita da forti scosse di terremoto nel passato. I principali terremoti storici sono avvenuti nel 1639 (Magnitudo 6.2), 1646 (Magnitudo 5.9) e nel 1703 (Magnitudo 6.9); ma oltre alle vittime, quello che purtroppo dobbiamo ricordarci nel nostro Paese è la mancata prevenzione del rischio. Una prevenzione sismica annunciata dopo ogni forte terremoto e mai attuata; una circostanza che è alimentata dall’assenza di terremoti nell’arco del mandato politico, come in questo caso, tanto che nei programmi elettorali nessun partito candidato a guidare il Paese per i prossimi 5 anni pone come punto del proprio programma la prevenzione sismica ragionata e basata su priorità per la mitigazione del rischio sismico“.
La tragedia del terremoto del 24 agosto, una storia recentissima, fatta di sangue e dolore, di coraggio e speranza, di passione civile e di caparbietà senza fine, è raccontata anche nel volume di Typimedia Editore “La Storia di Amatrice” a cura di Emma Moriconi.