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Fuoriporta. Benvenuti a Sant’Angelo, il paese delle fiabe

di Giulia Argenti

Bambini, il Paese delle fiabe esiste. Ed è a meno di un’ora e mezzo da Roma. A Sant’Angelo di Roccalvecce (in provincia di Viterbo) si può prendere un tè con Alice e il cappellaio matto, cavalcare con Don Chisciotte della Mancia, perdersi nella giungla con Mowgli ed esplorare la pericolosissima casa fatta di dolci della strega con Hänsel e Gretel.

E mentre i bambini conoscono da vicino i loro beniamini, gli adulti possono apprendere dagli abitanti del luogo come è nato questo borgo speciale, che vanta una storia da fiaba.

COME È NATO IL PAESE DELLE FIABE

Fino a quattro anni fa Sant’Angelo di Roccalvecce era un paesino di case dai muri scrostati, a rischio di spopolamento. Una manciata di abitanti, un bar e un alimentari era tutto quello che si poteva trovare in questo borgo in provincia di Viterbo. La sua rinascita è merito dell’associazione Acas (Associazione culturale arte e spettacolo), di cui è presidente Gianluca Chiovelli (autore per Typimedia Editore de “La Storia di Primavalle”, insieme ad Alessandro Guarnacci).

L’associazione ha lavorato duramente con un’idea in testa: rilanciare il paese trasformandolo nel paradiso dei bambini. “Un museo a cielo aperto delle fiabe” come racconta Alessandro Chiovelli, vicepresidente di Acas. E per farlo ha “arruolato” una squadra di street artist donne “ognuna con il suo stile e la sua tecnica creativa – sottolinea Chiovelli – che hanno trasformato gli anonimi muri del paese in opere d’arte”.

L’avventura è iniziata il 27 novembre 2017, col grande murale di Alice nel paese delle meraviglie di Tina Loiodice. Il primo di una lunga serie: “Abbiamo già fatto realizzare 46 opere, ma vogliamo arrivare almeno a 100” spiega Gianluca Chiovelli, presidente di Acas.

“Il progetto comprende anche la progressiva creazione, lungo le vie del borgo, d’un itinerario di murales e installazioni ispirati alla fiaba, alla letteratura fantastica e alla leggenda – continua Chiovelli –. Un museo a cielo aperto rivolto a tutti, piccoli e grandi, turisti e semplici curiosi, in grado di valorizzare il ricchissimo folclore locale ed europeo e aprirsi all’apprezzamento di ogni cittadino del mondo. Esso è parte del generale moto di valorizzazione e rinascita della Tuscia, guidato dall’esperienza vincente di Civita di Bagnoregio. Di sicuro ne è anche uno degli attori principali”.

LE OPERE 

Il piccolo principe, Hansel e Gretel, Don Chisciotte, Pinocchio, la volpe e l’uva il pifferaio magico. “Le opere sui muri e sulle pareti di Sant’Angelo, solo per citarne alcune, si stanno lentamente fondendo col paese reale in un gioco dove il vero e la fantasia si rincorrono e confondono continuamente” spiegano da Acas.

Tina Loiodice, Daniela Lai, Lidia Scalzo, Isabella Modanese, Stefania Capati, Cecilia Tacconi, Alessandra Carloni, Stefania Marchetto, Lena Ortmann, Ginevra Giovannoni, Simona Selvetti, Giusy Guerriero sono le autrici che hanno regalato e regaleranno i murales che andranno a formare un ideale paese delle Artiste Popolari.

Nel borgo di Sant’Angelo c’è, però, anche spazio per la creatività maschile: la rivisitazione dei personaggi di Pinocchio nelle undici formelle colorate in peperino cotto, a firma di Gabriel Decarli, ne rappresenta un primo esempio.

(“Il Mangiafuoco”, scultura su marmo di Francesco Persi)

DOVE MANGIARE

Oltre a portare un flusso di turisti inaspettato, “almeno 1000 a settimana”, spiegano gli ideatori del progetto, la creazione di un museo a cielo aperto sulle fiabe ha stimolato la nascita di nuove attività in questo borgo popolato da poco più di cento abitanti. Oggi, tra una fiaba e l’altra, bambini e adulti possono rifocillarsi all’Hostaria Mastro Ciliegia. Il nome del “papà” di Pinocchio e non poteva essere diversamente nel paese delle favole. Vi si possono gustare piatti tipici della Tuscia. Dalle polpette al sugo alla tagliata, fino ai dolci della casa.

COME ARRIVARE

Il paese delle fiabe dista circa un’ora e mezzo da Roma. Il percorso in auto è di circa 106 chilometri. Bisogna prendere l’autostrada A1 per circa 21 km fino all’uscita A1/E35/E45 verso Firenze, proseguire su A1/E35 per 52 km, prendere l’uscita Attigliano, seguire le indicazioni per Bomarzo/Civitella D’ Agliano. Continuare su SP Bomarzese, poi lungo SP 19, SP 132, SP 5, Stradale Monte Secco fino a raggiungere Sant’Angelo di Roccalvecce.

CONTATTI 

Facebook   https://www.facebook.com/acasassociazione2017/

Instagram santangeloilpaesedellefiabe

 

 

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