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Reportage dal mercato intitolato a Proietti, ma per la cerimonia si attende la ristrutturazione
a cura di Pietro CandeliereL’IDENTIKIT DEL MERCATO
Indirizzo: Via Monte Sirino 23, Roma
Numero banchi: 30 banchi e 45 box
Estensione: circa 2000 metri quadri
Affluenza giornaliera (media): 300 visitatori al giorno
Orario: aperto dal lunedì al sabato dalle 7 alle 14:30
LE RADICI DEL MERCATO
C’è un pezzetto del cuore di Roma al Mercato Tufello. Se solo si riesce a guardar bene. Come faceva Gigi Proietti: “Al Tufello – diceva il popolare attore romano scomparso due anni fa – ho cominciato a scoprire lo spirito del romanesco: è bello, anche perché uno se l’aggiusta come je pare”. E la gente del mercato ha voluto rendere omaggio a Proietti. Ci sono murales dedicati a questo straordinario figlio del Tufello. E c’è anche una targa pronta, che riporta proprio la frase dell’attore, da apporre sulle pareti del mercato per sottolineare l’intitolazione a Proietti. Solo che questa targa non è stata ancora affissa: “Raccogliemmo tante firme per dedicare il mercato a Gigi Proietti – ricorda Simona Maiello, proprietaria del centro estetico del mercato – e il III Municipio approvò la nostra richiesta, unitamente ad un progetto di riqualificazione del mercato. La targa ce l’ha consegnata direttamente il presidente Paolo Marchionne. La affiggeremo solo quando gli interventi inizieranno”.
Il mercato Tufello, in effetti, ha bisogno di un restyling. Collocato nel cuore del quartiere, inizialmente era un mercato di strada che trovava spazio in via Capraia, poi negli anni Cinquanta è stata costruita la struttura coperta che ancora oggi accoglie i banchi ed i box dei commercianti. L’ultima ristrutturazione ad opera del Comune risale agli anni Settanta e da allora non sono state apportate grandi opere di miglioramento.
Nel 1997 gli operatori, istituendo una cooperativa, misero in atto dei lavori per ampliare lo spazio riservato ai banchi ortofrutticoli e rinnovare i box che si trovano lungo tutto il perimetro dell’edificio. Furono apportati gli interventi minimi per rendere il mercato più funzionale nel suo complesso: “Nel corso degli anni, gli investimenti si sono rivelati insufficienti – commenta la presidente del mercato Alessandra Ranzani – a garantire il potenziale competitivo necessario per fronteggiare le esigenze commerciali di un settore in continua evoluzione. Attualmente degli oltre 70 spazi di vendita interni circa 20 sono chiusi, numero che, purtroppo, sembra destinato a salire. La cosa ci preoccupa – aggiunge Ranzani – perché siamo consapevoli che un mercato sempre più ‘spoglio’ ha un appeal minore per la clientela. Ricordo bene quando mio nonno lavorava tra quelle stesse mura. Tempi passati che rammento con nostalgia anche per la vivacità che li caratterizzava. Prima sì che si lavorava”.
LE DUE FACCE DEL MERCATO, CRITICITÀ E PUNTI A FAVORE
Col passare del tempo il quartiere, come altre zone di Roma, ha subito dei mutamenti demografici considerevoli e questo, unito ai cambiamenti nell’ambito del commercio, ha avuto ripercussioni inevitabili anche sul mercato: “Gli acquirenti sono sempre meno – afferma la presidente Ranzani – nonostante l’offerta commerciale sia molto ampia”. Delle circa 50 attività aperte i banchi ortofrutticoli sono ancora la maggioranza, seguiti dalle altre tipologie di negozi alimentari: pizzicherie, vinaioli, macellerie, pescherie, venditori di pane e pasta fresca. Parallelamente negli anni si sono sviluppati molti altri servizi come un centro estetico, parrucchieri, lavanderia, calzolaio, sartoria, negozi d’abbigliamento, un fioraio, un rivenditore di saponi alla spina e tanto altro. Sono molti i commercianti che occupano le proprie postazioni da decenni, intervallati qua e là dal volto di qualche giovane volenteroso.
Il mercato si trova attualmente in una situazione di attesa. La presidente Ranzani, insediata nell’ottobre 2021, ha le idee molto chiare su quello che si dovrebbe realizzare per il suo rilancio: “Anzitutto – dice – si sta cercando di sbloccare dei fondi che l’AGS (Associazione Gestione Servizi Mercati, ndr) possa usare per riqualificare l’edificio e renderlo più al passo con i tempi”.
Secondo Ranzani, per attirare i clienti di oggi bisogna offrire servizi che vanno oltre la semplice compravendita dei prodotti. L’obiettivo principale è quello di realizzare un’area ristoro al centro del mercato, offrendo la possibilità di acquistare e consumare pietanze sul posto, in un ambiente confortevole e adatto alle diverse stagioni climatiche. Gli operatori si stanno attivando anche per offrire le consegne a domicilio, una modalità che negli ultimi anni sta diventando sempre più preponderante. L’opera di rinnovamento dovrebbe portare alla modifica degli orari di apertura, in modo da rendere il mercato operativo durante tutto il corso della giornata e cercare di attirare anche una clientela più giovane: “Quello che sicuramente non aiuta il commercio – ribadisce la presidente Ranzani – sono le saracinesche abbassate, un problema che non riguarda solo il mercato ma più in generale il quartiere. Per fronteggiare questa crisi molto dipenderà dall’operato della giunta del Municipio III che, insediatasi in seguito all’elezione del nuovo sindaco Gualtieri, si è manifestata concretamente aperta al dialogo. La sempre maggiore industrializzazione del commercio e l’aumento a dismisura dei punti vendita della grande distribuzione – conclude la presidente del Mercato Tufello – danneggiano in modo netto i piccoli commercianti e le realtà di quartiere come quelle dei mercati rionali. Un aiuto concreto da parte delle istituzioni è necessario per salvaguardare un pezzo importante di Roma. Caro anche a Gigi Proietti”.
I PERSONAGGI DEL MERCATO
Romolo Capuani, vicepresidente dell’AGS, ha portato avanti la pescheria di famiglia e conosce il mercato da 40 anni. “La nostra aspirazione comune – afferma Capuani – è quella di arrivare al rilancio del mercato, facendo perno sui punti di forza come la grande varietà di prodotti e servizi che quotidianamente vengono offerti ai clienti del quartiere”. Anche il vice presidente concorda nell’affermare che una delle maggiori criticità è il numero sempre più alto di banchi chiusi, oltre al lassismo generale da parte degli enti municipali.
Simona Maiello è la proprietaria del centro estetico del mercato, negozio dove lavora da 13 anni. Oltre ad offrire i suoi servizi professionali, organizza corsi di ricostruzione unghie, manicure e molto altro. È stata la principale promotrice dell’intitolazione del mercato a Gigi Proietti, in seguito alla sua morte avvenuta nel novembre 2020. Il grande attore romano era originario del Tufello, quartiere che, dopo la sua triste scomparsa, si è abbellito con una serie di murales a lui dedicati. Un paio di questi ornano proprio le pareti esterne del mercato rionale. “Ho lanciato una petizione online che ha raccolto circa 700 firme – dichiara Simona – e questo ci ha permesso di ottenere l’approvazione della dedica da parte del Municipio III, insieme ad un atto di riqualifica della struttura rionale. Siamo in attesa di sapere quando saranno realizzate le opere promesse. Così da poter invitare la famiglia di Gigi Proietti all’inaugurazione del mercato a lui intitolato, con la speranza di trovarci finalmente in una struttura più funzionale” conclude Simona Maiello.
Francesco Esposito gestisce un banco a conduzione familiare dedicato alla vendita di vino, sfuso e in bottiglia. “I miei prodotti sono pensati per soddisfare tutte le tipologie di clientela, garantendo sempre la massima qualità” afferma. Francesco ricerca con dedizione le aziende migliori dalle quali rifornirsi, in modo da assicurare ai suoi clienti prodotti sempre nuovi e genuini. “Frequento il mercato sin da quando ero bambino, una volta era una realtà commerciale importante e godeva di un certo prestigio, non solo nel quartiere – spiega –. Tuttavia, lentamente le cose sono cambiate e sono iniziati i problemi. Con l’istituzione della nuova AGS sta mutando qualcosa, si sta provando a cambiare culturalmente la concezione del mercato rionale, nel tentativo di adattarlo ad un mondo che ormai non è più lo stesso. Solo con la partecipazione convinta di tutti gli operatori sarà possibile compiere questa opera di rilancio, tornando a sfruttare pienamente il potenziale del mercato”conclude.
PRODOTTI IN PRIMO PIANO
La signora Ivana gestisce uno dei banchi ortofrutticoli insieme a suo marito, il quale lavora nel mercato dal 1974. “Veniamo dalla provincia di Latina, precisamente dal comune di Fondi, dove ci riforniamo quotidianamente della maggior parte dei nostri prodotti” dichiara. Altra merce arriva invece da diverse regioni italiane come la Sicilia o la Puglia. Tra i prodotti che ci consiglia ci sono i carciofi, uno degli ortaggi romani per eccellenza, che raccolti sembrano uno splendido mazzo di fiori.
Nadia ha un piccolo negozio di alimentari che ha aperto da tre anni, all’interno del quale vende un po’ di tutto, dal pane agli insaccati, dai surgelati ai formaggi, ed anche merce confezionata. Tra i prodotti di cui va più fiera, e che i suoi clienti acquistano con maggiore entusiasmo, non può fare meno di citare i gustosi formaggi che le arrivano direttamente dalla Toscana.
Francesco propone un’ampia gamma di vini sfusi ed in bottiglia, adatti a tutti i palati. “La maggior parte dei vini che propongo sono lavorati nel Lazio, alcuni con uve che provengono da varie regioni d’Italia” spiega. Ci consiglia un Morellino di Scansano, vino toscano dal colore rosso rubino e dal sapore asciutto.
IL DOPOMERCATO
Gli operatori del mercato Tufello si stanno organizzando per la battaglia contro lo spreco alimentare. “Ci sono diverse associazioni che si sono proposte per offrire questo importante servizio – afferma la presidente dell’AGS Alessandra Ranzani – ma il momento di incertezza che il mercato sta affrontando ci ha costretti a porre in secondo piano aspetti di questo genere”.
Per quanto concerne “attività extra”, nel mercato si organizzano periodicamente delle campagne di “book crossing”, il libero scambio di libri usati, utilizzando parte dei banchi vuoti. Il mercato ufficialmente osserva un orario di apertura esclusivamente mattutino, eccezione fatta per alcuni negozi come il centro estetico di Simona Maiello. “Prolungando l’apertura si offrirebbero più servizi alla clientela – dichiara Simona – oltre ad organizzare attività come laboratori scolastici, ad esempio, utili a rivalutare le aree in disuso del mercato. Oppure si potrebbero allestire delle bancarelle in piazza degli Euganei, la piazza davanti all’edificio, in modo da vivacizzare la zona e attirare più visitatori” conclude.
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