di Giulia Argenti

(Video di LNDC Ostia)

Le percosse subite sono evidenti, il cane “ha una ferita molto profonda sulla testa oltre ad essere magrissimo, ma è vivo e ancora tanto fiducioso verso le persone, nonostante tutto quello che ha passato“. Così la LNDC (Lega nazionale per la difesa del cane) Ostia a proposito del pitbull salvato grazie a un intervento della polizia di Stato.

Il cane viveva in un appartamento di via Agostino Mitelli legato a un termosifone, con un guinzaglio di circa mezzo metro e sommerso dalle proprie feci e urine. “Una vigilessa del Comando della polizia locale del Gruppo Sesto Torri – raccontano dalla LNDC –  da settimane riceveva segnalazioni dai vicini dell’abitazione dove veniva detenuto questo povero cane, legato quasi sempre con una catena tra le proprie feci e picchiato ripetutamente. La vigilessa non si è arresa e finalmente ieri con un intervento coadiuvato con la polizia di Stato, lo ha salvato e posto sotto sequestro. Un grazie di cuore alla vigilessa e a tutto il Comando della polizia locale gruppo 6 Torri per il loro operato“.

Ora il pitbull, che ha circa due anni, è al sicuro. “Un nostro volontario, è andato a trovarlo in canile e il pitbull non ha fatto altro che scodinzolare e leccargli le mani. Come LNDC depositeremo denuncia contro chi ha commesso tali violenze nei confronti di questo povero cane e appena possibile si cercherà di trovargli una famiglia”.

Chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni sul cane, può contattare la LNDC all’indirizzo mail legadelcaneostia@gmail.com.

LEGGI:  Cane legato e maltrattato, salvato dalla polizia