10 Novembre 2021 - 13:12 . Cronaca
Roma, cane incatenato al termosifone e maltrattato: salvato dalla polizia
Legato a un termosifone, con un guinzaglio di circa mezzo metro e sommerso dalle proprie feci e urine. Così viveva un cane, razza Pitbull, in un appartamento di via Agostino Mitelli.
Dopo alcune segnalazioni da parte di alcuni condomini, lunedì pomeriggio, gli agenti della polizia di Stato del VI Distretto Casilino insieme a quelli di polizia Roma Capitale – U.O. VI Gruppo “Torri”, sono intervenuti per verificare quanto stesse accadendo. Una volta davanti alla porta dell’appartamento, gli operatori hanno udito provenire dall’interno diversi lamenti non ben definiti. Dopo aver suonato più volte, non ricevendo risposta, hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per l’apertura della porta.
All’interno, gli agenti hanno trovato il cane in pessime condizioni fisiche, legato ad un termosifone con un guinzaglio di circa mezzo metro e sommerso dalle proprie feci e urine. Durante le operazioni di soccorso del povero animale, è tornato a casa l’occupante dell’appartamento che, alla loro vista, ha tentato di scappare ma, inseguito, è stato bloccato. Lo stesso, 31enne capoverdiano noto alle forze di polizia, è risultato essere sottoposto all’obbligo di firma per reati inerenti gli stupefacenti.
Da ulteriori accertamenti eseguiti dagli operanti, l’uomo è risultato occupare senza alcun titolo l’alloggio e per tale motivo è scattata la denuncia per occupazione abusiva, oltreché per maltrattamenti all’animale. Il 31enne è stato anche sanzionato in quanto il pitbull è risultato privo di microchip e non iscritto all’anagrafe canina. Il cane è stato affidato alle cure alle guardie zoofile e del personale di una ditta autorizzata dalla Asl Roma 2.