9 Agosto 2021 - 7:35 . Cronaca
Sblocco della metro C, Stefàno attacca Raggi: “Così prendi in giro i cittadini”
La metro C arriverà fino a piazza Venezia. Il commissario straordinario, Maurizio Gentile, nominato dal governo per sbloccare l’opera, “ha comunicato al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims, ndr) e alle altre istituzioni coinvolte la conclusione della conferenza dei servizi relativa al progetto definitivo della linea C della metropolitana di Roma fino alla Stazione di piazza Venezia”. Lo comunica il Mims, aggiungendo anche che “dopo cento giorni dalla sua nomina da parte del governo, il 16 aprile, il commissario ha sbloccato il progetto di un’opera ferma da lungo tempo, concludendo la conferenza dei servizi in poche settimane”.
Una notizia che ha fatto esultare la sindaca Virginia Raggi: “Bene sblocco metro C piazza Venezia. Nostro progetto presentato a gennaio è stato finalmente approvato grazie a commissario richiesto da noi. Una bella notizia per Roma” ha scritto su Twitter. Un messaggio che ha fatto infuriare il candidato sindaco di Azione Carlo Calenda: “Siamo onesti, Virginia – ha scritto, sempre sul social del cinguettii – è avvenuto malgrado voi. Il commissario ha sbloccato in 100 giorni quello che non siete stati in grado di fare in 5 anni. Troppo impegnati a far fallire Roma Metropolitane. Ora procedere spediti fino a Farnesina. Senza di voi”.
Sulla stessa lunghezza d’onda di Calenda anche Enrico Stefàno, presidente della commissione Mobilità del Campidoglio: “La narrazione che sta facendo la sindaca ed alcuni suoi portavoce sulla metro C mi fa venire le bolle” ha commentato in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook. “Mi arrabbio quando chi rappresenta i cittadini dice cose non vere – ha sottolineato Stefàno –. Il commissario ha messo nero su bianco le lacune di questi ultimi anni sulla metro C. È come se io in quinta liceo avessi esultato per aver superato il debito di latino“. Poi l’attacco a Pietro Calabrese, assessore alla Città in movimento del Comune: “In risposta a Calenda ha citato una delibera in assemblea capitolina che feci io a metà del 2019, abbastanza disperato, per tentare di superare i tre anni di inerzia sulla metro C, e si trattava più che altro di un manifesto politico per andare avanti su quest’opera. Ma per un’infrastruttura del genere non c’era affatto bisogno di una delibera. Così Raggi e Calabrese stanno prendendo in giro i cittadini”.