7 Agosto 2021 - 7:40 . Cronaca
Rimesse Bainsizza, Ragusa e San Paolo, la sindaca le toglie dal “mercato” e promette: “Torneranno al Comune”
Colpo di scena per i depositi Atac all’asta, la sindaca Virginia Raggi ha annunciato che i fabbricati Bainsizza (Della Vittoria), Ragusa (Re di Roma) e San Paolo (Ostiense) torneranno al Comune e che li sfrutterà come basi per le nuove linee di trasporto pubblico in progetto.
“Roma Capitale ha presentato un’offerta per l’acquisto dell’ex rimessa Ragusa – spiega la prima cittadina -. L’atto dà seguito all’approvazione in giunta capitolina della delibera che autorizza la presentazione di una proposta irrevocabile di acquisto al patrimonio di Roma Capitale dell’immobile di proprietà di Atac. Viene così confermato l’interesse pubblico all’acquisizione degli immobili di proprietà dell’azienda di trasporto pubblico ai fini del perseguimento degli obiettivi strategici definiti nel Piano urbano della mobilità sostenibile. Nello specifico l’ex rimessa Ragusa rientra nella strategia di elettrificazione del trasporto pubblico già inserita nel Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
L’urgenza è, attualmente, per l’ex deposito Ragusa (per gli altri due le aste sono continuamente andate deserte) sul quale c’è un offerta di 10.5 milioni di euro da parte di una società intermediaria, per questo il Campidoglio ha deciso di rilanciare: “Abbiamo presentato un’offerta in aumento rispetto al deposito di piazza Ragusa – continua Raggi -. Ci riprendiamo il deposito come gli altri due di piazza Bainsizza e San Paolo, li togliamo dalla dismissione e ci lavoriamo per completare le linee che abbiamo progettato noi”.
I tre depositi, nei progetti di palazzo Senatorio, sono centrali per il Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums): “Sulla base del nostro Pums, abbiamo avviato la progettazione per una serie di linee di tram, rigenerazione di alcune linee bus e l’elettrificazione di alcune rimesse, abbiamo individuato tre depositi, piazza Ragusa, piazza Bainsizza e San Paolo come rilevanti per il servizio pubblico e ce li stiamo andando a riprendere dalla procedura di concordato” – aggiunge Raggi -. Questo patrimonio era in dismissione dal 2009 ed è rimasto inutilizzato fino a quando non abbiamo inserito i tre depositi dentro progettualità concrete per l’attivazione di nuove linee. Quindi – chiosa polemicamente la prima cittadina – vedere persone che si strappano i capelli perché metto in dismissione un patrimonio, quando la dismissione è stata determinata dal fatto che non c’è stata alcuna progettualità, fino a quando non abbiamo approvato nuovi progetti, mi fa un po’ ridere”.