27 Agosto 2022 - 14:47 . Cronaca
Caro energia, bollette appese alle vetrine dei negozi. Gli esercenti: “È come pagare un doppio affitto”
Bollette in vetrina per protestare contro il caro energia. L’iniziativa è della sezione romana della Federazione italiana pubblici esercenti è ha l’obiettivo di informare i cittadini sulla situazione di difficoltà che le imprese continuano a vivere dopo oltre due anni di misure restrittive dovute alla pandemia.
“Il caro energia — si legge nel sito di Confcommercio Roma — sta assumendo il profilo di una vera emergenza con costi che nel giro di un anno sono triplicati e con prospettive di ulteriore peggioramento. Le misure fin qui adottate dal Governo non sono sufficienti a riportare il costo entro livelli di sostenibilità e, pertanto, Fipe ha chiesto il potenziamento dei crediti di imposta già a partire dal terzo trimestre 2022 nell’ambito della conversione del decreto legge Aiuti bis”.
La Fipe ha invitato dunque i propri iscritti ad appendere in vetrina le bollette di luce e gas che, in quest’ultimo periodo, sono aumentate in maniera esponenziale. “Invitiamo le imprese associate — continua la federazione —, e più in generale gli operatori del settore, ad esporre sulle vetrine dei propri locali l’ultima bolletta di luce o di gas o di entrambe e quelle relative allo stesso periodo di un anno fa. A tale scopo abbiamo predisposto un’intestazione/cornice sotto cui appendere le bollette”.
Il presidente di Fipe Roma, Sergio Paolantoni, denuncia: “Siamo di fronte a un ‘doppio affitto’ che di fatto è insostenibile. I costi di luce di luglio 2022 per i ristoratori della Capitale risultano aumentati dalle 3 alle 4 volte rispetto all’anno precedente. Il gas si attesta su cifre leggermente più basse. La preoccupazione del momento è la prossima bolletta dell’energia elettrica. Previsto un rincaro del 40%. Il gas, a partire da settembre, potrebbe fare +150% rispetto a luglio 2022 e con Iva al 5% già da tempo. Inevitabilmente, questi maggiori costi avranno un riflesso sul listino dei prezzi. Prevediamo perdite e chiusure già dal mese di settembre se il Governo non presenterà nuove misure, oltre ai decreti legge di recente pubblicazione, e le aziende non si adegueranno alle nuove tariffe e ai nuovi listini che tutti i fornitori ci stanno presentando, con un aumento dei prezzi per i consumatori finali”.