Un ottantenne é morto ieri nel mare di Ostia dove non ci sono bagnini. E si può parlare di una “morte annunciata” visto che proprio l’assenza personale specializzato nei salvataggi a mare, era stata denunciata il 7 luglio scorso dell’Associazione nazionale assistenti bagnanti (Anab), che in un comunicato stampa aveva scritto: “A Ostia, a parte le spiagge assegnate, esiste un ampio tratto di arenile, di circa 600 metri, che andrebbe coperto dal servizio di assistenza e salvataggio, ai fini dell’incolumità pubblica, oltre ad essere privo di altri servizi. Queste le nostre preoccupazioni. L’Anab Lazio ad oggi non può che ritenere la situazione a rischio della sicurezza e ci si domanda quali siano i motivi di queste mancanze”.

Sembrano pochi 600 metri. Sembrano tanti 40 giorni senza che nulla sia successo. Ma quel tratto di mare é rimasto senza bagnino. Ed é successo che un uomo di 82 anni si é sentito male sugli scogli della spiaggia Senape ed é caduto in mare. Si tratta di una delle spiagge libere non assegnate a gestori di stabilimenti e quindi di competenza del X Municipio. Un bagnino di uno stabilimento vicino é accorso, ma per l’uomo caduto dagli scogli non c’è stato nulla da fare: “Se ci fossero stati i bagnini su quella spiaggia, le cose sarebbero potute andare diversamente” sostiene Silvano Terenzio, presidente della sezione Lazio dell’Associazione nazionale assistenti bagnanti.
Il X municipio aveva emesso un bando per l’affidamento a privati dell’assistenza ai bagnanti, ma é rimasto deserto. Così é stato messo sulla spiaggia un cartello che avverte dell’assenza dei bagnini.

Foto dal profilo Facebook Spiaggia Senape