Temperature elevate e scarsità di precipitazioni: nel Lazio, come nel resto d’Italia, è allarme siccità. La Regione cerca di correre ai ripari, il governatore Zingaretti chiederà ai sindaci di varare ordinanze d’emergenza.

“È stata una riunione molto utile — commenta Zingaretti al termine del tavolo convocato, nella giornata del 20 giugno, in prefettura per l’emergenza siccità. Tra gli altri c’erano rappresentanti della protezione civile, Acea Ato 2 e gli assessori regionali Daniele Leodori (vicepresidente con delega al Bilancio), Roberta Lombardi (Transizione ecologica) e Mauro Alessandri (Infrastrutture) —. Ormai è chiaro che i cambiamenti climatici e i problemi che ne derivano non sono problemi del futuro ma sono del presente. La crisi ambientale e la siccità sta provocando ai corsi d’acqua dei problemi drammatici e quindi facciamo un appello sentito a tutti e a tutte a iniziare la stagione del risparmio dell’acqua. Nelle prossime ore scriverò a tutti i sindaci del Lazio chiedendo loro intanto di adottare dei provvedimenti preventivi con ordinanze che indicano e attuano forme di risparmio idrico in tutti i comuni del Lazio”.

Allo stato attuale, secondo gli esperti, nel territorio di Ato 2 che comprende anche Roma non è prevista né preventivata alcuna forma di turnazione per la sospensione del servizio idrico. “La situazione però è grave — chiosa Zingaretti —, al massimo entro mercoledì procederemo alla proclamazione dello stato di calamità che darà strumenti utili a prelievi, ci auguriamo limitati, che permettano la non turnazione nel territorio di Acea Ato 2″.