15 Luglio 2021 - 7:35 . Cronaca
La rivolta dei sindaci della provincia contro Raggi: “Non prenderemo i rifiuti di Roma”
Da Albano a Colleferro, da Cerveteri a Fiumicino, da Mazzano Romano a Capena fino a Castelnuovo, Rocca Priora, Castel Gandolfo, Valmontone e Lariano. Almeno trenta i sindaci scesi in piazza mercoledì 14 luglio contro la gestione dell’emergenza rifiuti da parte del Campidoglio. La prima cittadina, infatti, ha annunciato un’ordinanza per riaprire la discarica di Albano Laziale “per il tempo strettamente necessario”, senza ulteriori specificazioni.
“La Giunta sta decidendo, dopo non aver fatto assolutamente nulla per tutti questi anni, di portare la propria immondizia nei nostri territori. E di questo ne discutono senza di noi – ha spiegato da piazza del Campidoglio il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino –. Come possono pensare che noi possiamo ricevere mille o duemila tonnellate di immondizia tal quale al giorno senza nessun confronto o discussione di fronte alle responsabilità che hanno per non aver fatto nulla? È francamente inaccettabile, non potremmo mai permettere una situazione del genere“.
Raggi, dall’Aula Giulio Cesare, ha rivolto un appello ai sindaci in rivolta: “Appoggiateci nella battaglia per riaprire la discarica di Colleferro e gli altri impianti ancora utilizzabili”. Secca la risposta dei primi cittadini della provincia, capitanati da Montino: “Se respingiamo l’appello della sindaca? Certo, perché non è un appello. Raggi dovrebbe iniziare a fare un po’ di autocritica”.
Oggi, invece, è previsto l’incontro tra la sindaca, la Regione ed il Ministero della Transizione ecologica. In questa sede dovrebbe essere individuata la mappa delle “aree bianche” dove sarà possibile localizzare la discarica della Capitale.