5 Maggio 2022 - 15:49 . Cronaca
Peste suina, scoperto un caso di infezione in un cinghiale nel Parco dell’Insugherata
Il caso di peste suina trovato a Roma trasforma l’allarme sul fenomeno in emergenza nazionale. È quanto afferma Cia-Agricoltori Italiani, intervenendo sul cinghiale infetto nel parco dell’Insugherata nella capitale, dentro il raccordo anulare. Il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino rileva che: “Questa emergenza era già stata drammaticamente preannunciata, per il proliferare indisturbato dei cinghiali in tutta Italia e per l’assenza di una legge adeguata di gestione della fauna selvatica. La notizia del cinghiale infetto, confermata dallo stesso Commissario straordinario per la Psa, Angelo Ferrari, ci dice che occorre superare le misure blande per interventi di controllo e contenimento del fenomeno reale e a tappeto”. Del resto – ricorda Cia – un solo caso di Psa basta a far scattare in allarme gli oltre 12 mila allevamenti di suini attivi in regione per un totale di 43 mila capi. E soprattutto, tenuto conto del fatto che, nella sola provincia di Roma, i cinghiali in libertà sarebbero già più di 20 mila. “Sono anni che facciamo la conta dei capi a scorrazzare nei campi di tutta Italia. Sono diventati più di 2,5 milioni -commenta il presidente Cia, Scanavino– Serve da troppo tempo un monitoraggio vero e una riforma della Legge 157 datata 1992 che abbiamo concretamente proposto, punto per punto, almeno 4 anni fa”.
“Nella provincia di Roma- stima la Coldiretti- si calcola la presenza di oltre 20 mila cinghiali che, oltre a distruggere i raccolti e spaventare i cittadini, rappresentano anche un danno economico concreto per le misure di contenimento della commercializzazione che scattano dopo l’accertamento del contagio”. “A preoccupare è- continua Prandini- l’immobilismo delle Istituzioni dopo i casi individuati in Piemonte ed in Liguria con il rischio concreto che l’emergenza si allarghi ad altre regioni limitrofe dove si concentra la norcineria nazionale che è un settore di punta dell’agroalimentare made in Italy grazie al lavoro di circa centomila persone tra allevamento, trasformazione, trasporto e distribuzione con un fatturato che vale 20 miliardi. La peste Suina Africana- sottolinea la Coldiretti- può colpire cinghiali e maiali ed è altamente contagiosa e spesso letale per questi animali, ma non è, invece, trasmissibile agli esseri umani e nessun problema riguarda la carne. Ad oggi i casi individuati di positività riguardano solo cinghiali e nessun maiale è stato contagiato in Italia dalla peste Suina Africana”.