5 Marzo 2021 - 20:30 . Parioli . Cronaca
Via Archimede, giovedì 11 marzo si terrà la commissione per i lavori dopo il crollo
Giovedì 11 marzo si terrà la Commissione lavori pubblici di Roma Capitale per valutare l’entità del danno causato dal crollo del costone tra via Archimede e viale Maresciallo Pilsudski avvenuta lo scorso 5 febbraio.
La convocazione era stata chiesta dalla consigliera comunale Lavinia Mennuni lo scorso 15 febbraio alla presidente Alessandra Agnello. La Commissione, che si terrà alle ore 10:30 sulla piattaforma Teams, dovrà stabilire gli adempimenti programmati per il consolidamento della scarpata e il ripristino della normale circolazione stradale nella zona.
Intanto, sta continuando la raccolta firme organizzata dalla stessa consigliera di FdI Mennuni per sostenere la petizione in cui viene chiesto all’Amministrazione capitolina di utilizzare la “somma urgenza”, una procedura amministrativa semplificata che consente di effettuare degli interventi in tempi più rapidi rispetto al normale iter burocratico, giustificata dall’urgenza e necessità dell’intervento.
A oggi, dopo il banchetto tenutosi sabato 27 febbraio a Villa Balestra seguito a quello di sette giorni prima a piazza Euclide, le firme per la petizione sono circa 500, con gli organizzatori che hanno raccolto anche la preoccupazione dei genitori degli alunni della scuola Falconieri e dei residenti di via Tortolini per gli attuali regimi di traffico adottati nella zona.
Le possibili cause della frana
Dai due sopralluoghi effettuati dall’ufficio tecnico del II Municipio dopo la frana, che ha comportato la chiusura della strada da via Barnaba Tortolini fino a via San Valentino, è emersa la presenza di una grotta all’interno della quale qualcuno in passato ha costruito un manufatto da cui si è staccato un masso che adesso deve essere rimosso.
Un’altra possibile causa del crollo, secondo quanto emerso dalla commissione Lavori pubblici, potrebbe derivare dai box auto che si trovano in viale Maresciallo Pilsudski, proprio all’altezza dell’area in cui si è creata la voragine. L’ipotesi è che i lavori di realizzazione dei box, avvenuti circa 20 anni fa, possano essere stati eseguiti in modo non conforme, indebolendo di conseguenza la collina.