17 Dicembre 2019 - 13:42 . Flaminio . Cronaca
Piazza Perin del Vaga, così un simbolo del quartiere è tornato al suo posto
Torna, a piazza Perin del Vaga, un simbolo dal grande valore affettivo per il Flaminio. Si tratta di un’opera dedicata a un figlio del quartiere che non c’è più, Luca Paolillo, 17enne morto a causa di un incidente stradale il 18 maggio 2011, dopo dieci giorni di coma.
Ma facciamo un passo indietro. Dopo la scomparsa di Luca, sul muro di un palazzo di edilizia popolare a piazza Perin del Vaga, era stato disegnato un murale per ricordare il giovane. L’opera – che appare nel video della canzone “All’improvviso” degli Zero Assoluto – raffigurava Luca, aspirante velista, mentre osserva una lancia che naviga verso l’orizzonte al tramonto. Sullo sfondo c’era la scritta “Il nostro è un fuoco che non appartiene a questo mondo”, citazione tratta dal film “Sin City” del 2005.
“Il murale è stato dipinto nel 2011 – aveva detto a RomaH24 Giulia Paolillo, la sorella di Luca – pochi giorni dopo la morte di Luca, dai suoi amici appartenenti a gruppi studenteschi legati a movimenti politici, la cui sede era proprio lì accanto, prima di essere chiusa. Anche Luca frequentava, da poco, quel gruppo”.
E poi? A un certo punto, diversi mesi fa, il disegno è stato cancellato. Lo scorso luglio, alcuni residenti del posto avevano raccontato a RomaH24 che la scelta di ridipingere il palazzo – sotto la sorveglianza della polizia – si era resa necessaria per via della pedonalizzazione e del conseguente restyling di piazza Perin del Vaga, inaugurata con un nuovo look proprio a luglio. E così il quartiere ha perso un simbolo tanto caro ai residenti, che lì portavano fiori nel ricordo di “Lillo”.
Ma ora è tornato. “Lo scorso 24 ottobre, giorno del suo compleanno – spiega ancora la sorella Giulia -, gli amici più cari hanno appeso questo quadretto proprio dove prima c’era il murale, con lo stesso disegno. Adesso speriamo non lo tolgano”.
La speranza di Giulia è quella di tutto il quartiere che ora, proprio lì, potrà tornare a posare fiori, e qualche lacrima, per l’amato Luca.