Flaminio | Articoli

Piazza Perin del Vaga, così il quartiere ha perso un simbolo

di Claudio Lollobrigida e Sergio Campofiorito

Tre mesi fa, piazza Perin del Vaga ha perso un simbolo dal grande valore affettivo. Un murale, disegnato su un palazzo di edilizia popolare, dedicato al ricordo di Luca Paolillo, 17enne morto a causa di un incidente stradale il 18 maggio 2011, dopo dieci giorni di coma.

Il videoclip in cui compare l’opera

L’opera – che appare nel video della canzone “All’improvviso” degli Zero Assoluto – raffigurava Luca, aspirante velista, mentre osserva una lancia che naviga verso l’orizzonte al tramonto. Sullo sfondo c’era la scritta “Il nostro è un fuoco che non appartiene a questo mondo”, citazione tratta dal film “Sin City” del 2005. Ora tutto questo non c’è più.

Ma perché è stata presa questa decisione? Alcuni residenti del posto raccontano che la scelta di ridipingere il palazzo – sotto la sorveglianza della polizia – si è resa necessaria per via della pedonalizzazione e del conseguente restyling di piazza Perin del Vaga, inaugurata con un nuovo look lo scorso 11 luglio.

Giulia Paolillo, 28 anni, sorella di Luca, ripercorre tutta la vicenda: “Il murale è stato dipinto nel 2011 – dice – pochi giorni dopo la morte di Luca, dai suoi amici appartenenti a gruppi studenteschi legati a movimenti politici, la cui sede era proprio lì accanto, prima di essere chiusa. Anche Luca frequentava, da poco, quel gruppo”.

I residenti della piazza portavano quasi quotidianamente fiori davanti al murale

Negli anni, quel disegno era diventato molto caro al quartiere, tanto che piazza Perin del Vaga ormai era conosciuta anche come piazza Lillo. “Tante signore portavano fiori  sul murale – prosegue Giulia – tra cui ovviamente nostra mamma che ci andava quasi quotidianamente”.

Nonostante i mesi trascorsi, la delusione per la scomparsa di quel simbolo è ancora viva: “Ci siamo rimasti male, non davamo noia a nessuno, tenevamo sempre pulito. Quel murale era un punto riconosciuto del quartiere”.

Ma tutta quella piazza nel cuore del Flaminio continuerà a custodire il ricordo di “Lillo”. Anche senza un simbolo su cui posare fiori e qualche lacrima.

Sostieni RomaH24 Sostieni RomaH24
grazie