29 Dicembre 2019 - 16:17 . Flaminio . Cronaca
Piazza Perin del Vaga, così un simbolo del quartiere è tornato al suo posto
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Torna, a piazza Perin del Vaga, un simbolo dal grande valore affettivo per il Flaminio. Si tratta di un’opera dedicata a un figlio del quartiere che non c’è più, Luca Paolillo, 17enne morto a causa di un incidente stradale il 18 maggio 2011, dopo dieci giorni di coma.
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Ma facciamo un passo indietro. Dopo la scomparsa di Luca, sul muro di un palazzo di edilizia popolare a piazza Perin del Vaga, era stato disegnato un murale per ricordare il giovane. L’opera – che appare nel video della canzone “All’improvviso” degli Zero Assoluto – raffigurava Luca, aspirante velista, mentre osserva una lancia che naviga verso l’orizzonte al tramonto. Sullo sfondo c’era la scritta “Il nostro è un fuoco che non appartiene a questo mondo”, citazione tratta dal film “Sin City” del 2005.
“Il murale è stato dipinto nel 2011 – aveva detto a RomaH24 Giulia Paolillo, la sorella di Luca – pochi giorni dopo la morte di Luca, dai suoi amici appartenenti a gruppi studenteschi legati a movimenti politici, la cui sede era proprio lì accanto, prima di essere chiusa. Anche Luca frequentava, da poco, quel gruppo”.
E poi? A un certo punto, diversi mesi fa, il disegno è stato cancellato. Lo scorso luglio, alcuni residenti del posto avevano raccontato a RomaH24 che la scelta di ridipingere il palazzo – sotto la sorveglianza della polizia – si era resa necessaria per via della pedonalizzazione e del conseguente restyling di piazza Perin del Vaga, inaugurata con un nuovo look proprio a luglio. E così il quartiere ha perso un simbolo tanto caro ai residenti, che lì portavano fiori nel ricordo di “Lillo”.
Ma ora è tornato. “Lo scorso 24 ottobre, giorno del suo compleanno – spiega ancora la sorella Giulia -, gli amici più cari hanno appeso questo quadretto proprio dove prima c’era il murale, con lo stesso disegno. Adesso speriamo non lo tolgano”.
La speranza di Giulia è quella di tutto il quartiere che ora, proprio lì, potrà tornare a posare fiori, e qualche lacrima, per l’amato Luca.