9 Luglio 2020 - 9:12 . Flaminio . Cronaca
“Pesci morti per gli scarichi”. Ecco la petizione per la salute del Tevere. Video e foto
“Stop agli scarichi fognari nel fiume della Capitale”. Sul portale change.org è partita una petizione per la salute del Tevere. I proponenti chiedono “un provvedimento di urgenza affinché tutti gli scarichi fognari che riversano, dopo le piogge, le loro velenose acque nel nostro fiume, siano individuati e definitivamente chiusi”.
Diversi i punti indicati nel testo: “A Ponte Milvio, Ponte della Musica, Santo Spirito, Castel Sant’Angelo, Cloaca Maxima, Gazometro, Fosso della Maglianella, via delle Idrovore della Magliana, solo per citare alcuni luoghi di riversamento più noti, i veleni provenienti dalla città, invece che essere smaltiti e inattivati dai depuratori, sono scaricati direttamente nel fiume, con risultati devastanti per l’ittiofauna che tanti romani hanno potuto constatare con i propri occhi pochi giorno orsono”.
Il testo si riferisce alle due recenti ecatombe di pesci che hanno colpito il fiume, una avvenuta a fine maggio, l’altra a inizio luglio. Centinaia i pesci morti che, ancora in questi giorni, galleggiano lungo le sponde.
I responsi di giugno dell’Agenzia regionale protezione ambiente, chiamata a indagare sulle cause della moria, non sono stati definitivi. Nel Tevere sono stati rinvenuti alte concentrazioni di batteri fecali, ma anche tracce di pesticidi, tra cui uno fuori legge dal 2018. Tutte sostanze dannose per l’ecosistema ma, secondo l’Arpa, “in quantità tali da non causare la moria delle specie ittiche”.
Il giallo, dunque, continua. In questi giorni Asl 1 (per i pesci) e Arpa (per l’acqua), stanno conducendo verifiche per cercare di risolvere un mistero le cui vittime sono carpe, cavedani, barbi e siluri.