26 Novembre 2019 - 8:41 . Flaminio . Cronaca

Nuovo quartiere Flaminio, questi sono i dubbi dei cittadini sul progetto

Il progetto di riqualificazione esterno
Il progetto di riqualificazione esterno
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Chiarire i dettagli del progetto per la “Casa della Scienza” e indire un concorso entro febbraio 2020 per l’assegnazione dei servizi pubblici da realizzare all’interno del nuovo quartiere Flaminio. Sono queste le richieste contenute nella lettera inviata dalle associazioni del territorio ai consiglieri capitolini, dopo l’approvazione – da parte del Campidoglio – alla proposta di delibera per gli spazi della ex caserma Guido Reni.

Ma entriamo nel dettaglio dei dubbi sollevati dai cittadini di Carteinregola – il laboratorio di associazioni attive sul territorio – per la trasformazione del Flaminio. In primis, i residenti vorrebbero che venisse aperto un tavolo pubblico per conoscere tutti i dettagli e le funzioni della “Città della Scienza“, struttura museale di 27mila metri quadrati che dovrebbe sorgere davanti al Maxxi.

In seconda battuta, gli attivisti si interrogano sui servizi pubblici per il quartiere, che dovrebbero occupare uno spazio ci circa 2000 metri quadrati. Il rischio, secondo Carteinregola, è che un eventuale concorso per l’assegnazione del progetto richieda un iter particolarmente lungo. Per questo, vorrebbero che il suddetto concorso venisse indetto al massimo entro il prossimo febbraio.

“Questo processo chiaramente richiede diversi passi, dalla delibera, passando per le osservazioni dei soggetti interessati, fino all’approvazione dopo le eventuali controdeduzioni degli uffici preposti. Solo allora la Cassa depositi e prestiti – probabilmente tramite un avente causa – darà il via alle edificazioni. Le tempistiche, quindi, si preannunciano decisamente lunghe“, aveva spiegato l’associata Anna Maria Bianchi Missiglia a RomaH24 prima del via libera dell’Assemblea Capitolina, arrivato lo scorso 22 novembre.

Secondo Carteinregola, quindi, il rischio è che ci sia da aspettare ancora tanto per la realizzazione del nuovo quartiere Flaminio. “La nostra paura principale – chiosa Bianchi Missiglia – è che lo stallo prosegua fino alle elezioni. A quel punto la nuova amministrazione potrebbe non continuare il lavoro di quella attuale”.

Per questo motivo, il prossimo 30 novembre, è stata organizzata un’assemblea pubblica per uno scambio di informazioni e un confronto sugli sviluppi del progetto, a cui prenderanno parte le associazioni del territorio. L’appuntamento è alle 10.30 al cinema Tiziano di via Guido Reni 2.

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