8 Febbraio 2020 - 12:50 . FuoriQuartiere . Cultura
L’analisi: i delitti di Peronaci nella Roma che confonde fiction e realtà

Per chi scrive di fiction, la soddisfazione più grande è assistere alla trasformazione del proprio mondo in quello dei lettori: personaggi di fantasia che diventano personaggi reali, al punto di entrare nella vita vera di tutti i giorni, elevandosi a figure paradigmatiche di situazioni che fotografano la società in cui viviamo. Roma, in quest’ambito, è uno scenario ideale, tant’è che molta della fiction di genere (libri e film) ha la nostra città come teatro privilegiato.
LEGGI l’analisi di Luigi Carletti