17 Agosto 2022 - 11:31 . Flaminio-Parioli . Cronaca
Il Museo Etrusco di Villa Giulia deturpato dalla scritte dei vandali: l’allarme del direttore
E’ un vero e proprio S.o.s. quello lanciato da Valentino Nizzo, direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, situata in una delle zone più belle del quartiere Flaminio-Parioli. A spingerlo ad una accurata requisitoria sul suo profilo Facebook, sono state le scritte con cui i vandali alla vigilia di Ferragosto hanno deturpato le mura del Museo. Nizzo scrive così:
“Non siamo certo il Pantheon, il Colosseo o l’arco di Augusto (o era di Costantino?) ma gli sfregi sulla facciata settentrionale del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia pesano lo stesso, anche se difficilmente conquisteranno la fama della stampa come i loro illustri predecessori.
Sono apparsi di notte, quando i soliti ignoti approfittando del buio notturno e della scarsa frequentazione della zona hanno pensato bene di ingannare il tempo lasciando un segno che esprimesse la loro identità, cultura e sensibilità artistica.
Ennio Flaiano avrebbe commentato questa circostanza con una delle sue frasi ad effetto del tipo “la mamma dei cretini è sempre incinta”. Difficile dire se questi soliti cretini ignoti saranno stati immortalati dalle nostre telecamere e se i carabinieri cui è stata tempestivamente sporta denuncia saranno in grado prima o poi di identificarli e punirli come meritano. Purtroppo possiamo solo dire che questo danno, cretini o meno, lo pagheremo tutti con soldi pubblici. E pensare che la pulitura e il consolidamento di quella facciata era stato ultimato solo alcuni mesi fa. Ci sono voluti anni per reperire i fondi necessari (alcune centinaia di migliaia di euro perchè erano molti decenni che non si interveniva) e mesi per realizzare i lavori.
“Rassegnati di fronte a questa stupidità lavoreremo nelle prossime settimane per ripristinare la facciata e cancellare la memoria di chi l’ha sfregiata. Fortunatamente non si tratta di una porzione dell’edificio rinascimentale ma dell’ampliamento realizzato a partire dall’esposizione universale delle Belle Arti del 1911, quella che ha dato il nome al viale che oggi costeggia il museo e che ha dato origine alla galleria nazionale di arte moderna e a buona parte degli istituti e accademie straniere eredi dei padiglioni realizzati a quel tempo.
Per compiere l’impresa fu abbattuto un vecchio edificio che costeggiava la Villa (la cosiddetta vigna Cartoni)e fu tagliata una porzione della collina del Valentino, odierni Parioli.
“Ma questo gli sfregiatori dubito che lo sappiano. Dubito che sappiano qualcosa in generale. Il loro sfregio è una firma fatta più per noia che per comunicare qualcosa di sensato.
Se mai fossero identificati vorrei scambiare due parole con loro e magari invitarli al Museo o regalargli pure un abbonamento annuale. A qualcuno potrà forse sembrare una ricompensa che, spero, non finisca per generare proseliti, ma credo che la punizione peggiore sia rendere le persone pienamente consapevoli del danno che hanno fatto. La consapevolezza si acquisisce con la conoscenza e magari dalla conoscenza potrebbe scaturire anche quel pizzico di vergogna che potrebbe aiutarci ogni tanto a diventare cittadini migliori.
La missione del Museo è anche questa: cancellare una macchia, reale o ideale, per renderci migliori di prima.
Grazie al nostro caposervizio Pasquale de Bellis e alla nostra funzionaria restauratrice Miriam Lamonaca per il loro immediato intervento e grazie al comando dei carabinieri di zona per quanto riuscirà a fare.
Se qualcuno avesse visto qualcosa e volesse farcelo sapere, sa dove trovarci”.
Valentino Nizzo
direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia