Strade pericolose. Il Flaminio e i Parioli, come il resto della Capitale, ne sono pieni. Buche, crepe, avvallamenti e dossi. I due quartieri sono disseminati di danni sull’asfalto che mettono in pericolo chi guida.

Tra le diverse aree che avrebbero bisogno di urgente manutenzione ci sono viale delle Belle Arti, via Aldrovandi, via India al Villaggio Olimpico. E neppure viale Parioli se la passa molto bene. Considerata una delle strade più belle del quartiere, il suo manto stradale è tra i più ammalorati della zona. E, non lontano, anche viale Rossini, via Bruno Buozzi e via Guido d’Arezzo avrebbero bisogno di un restyling.

Sono diverse le zone dove è consigliabile guidare con prudenza. Tra le fonti di pericolo non ci sono soltanto le buche, ma anche le radici degli alberi che dissestano le carreggiate.

In parte, però, II Municipio sta ponendo rimedio, nelle strade di sua competenza. Via Mangili, viale della Moschea, viale del Vignola e via Donatello sono interessate, in questi giorni, da una serie di cantieri per la messa in sicurezza e per la riqualificazione. Eppure le foto di RomaH24 parlano chiaro e dipingono un quadro tutt’altro che roseo: c’è ancora molto da fare.

Nel maggio 2018 e nelle settimane successive, alcuni cittadini arrivarono persino a cerchiare di spray giallo tutte le buche pericolose presenti sulle nostre strade, a partire da via della Moschea fino a via di Ponte Salario. A dare il via a quella battaglia fu Graziella Viviano, madre di Elena Aubry, la giovane che, il 7 maggio 2018 in via Ostiense, a bordo della sua moto perse il controllo, forse proprio a causa del dissesto stradale.

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