6 Agosto 2021 - 11:10 . nomentano . Cronaca
Elezioni, Alemanni si candida al consiglio comunale: “Sport, cultura e commercio le mie priorità”
“Cambia il colore della scheda, ma il mio impegno per il nostro territorio resta lo stesso. Così come il mio numero di telefono: sarò sempre a disposizione dei cittadini”. Parola di Andrea Alemanni, “veterano” del Nomentano e candidato del Pd in consiglio comunale per il II Municipio.
L’ex presidente del Pd Lazio può vantare una lunga esperienza al servizio del nostro Municipio: “Sono stato per due legislature il primo degli eletti – spiega – ho dato tutto per il mio territorio e continuerò a farlo”. Classe 1981, Alemanni si candida in ticket con Svetlana Celli, dopo un’importante gavetta in via Dire Daua, dove è stato vicepresidente del Municipio e assessore alle Attività Produttive, Cultura e Sport (fu rimosso nel maggio del 2019 per scelta della presidente Francesca Del Bello).
Alemanni, come nasce la scelta di candidarsi in Comune?
“In questi anni ho sempre cercato di fare del mio meglio per il bene della città e in particolare di questo quadrante. Ora ritengo sia il momento di misurarsi sulla dimensione comunale, continuando con lo stesso impegno e la stessa dedizione che hanno contraddistinto il mio lavoro”.
Quali saranno le priorità su cui intende puntare?
“Voglio, semplicemente, continuare a lavorare su quelle che sono le mie materie di competenza: commercio, sport e cultura. Che sono anche i campi in cui ho fatto la differenza nel mio territorio. Un esempio? Il mercato di via Chiana, che ha riaperto dopo un’importante operazione di riqualificazione: ritengo sia un modello che andrebbe ‘esportato’ anche in altre zone di Roma. Oppure il rilancio di piazza Mancini e piazzale del Verano, dove da assessore ho portato per la prima volta eventi e rassegne culturali, riqualificando queste aree”.
Qual è l’insegnamento più importante acquisito in Municipio e che intende portare in Comune?
“Ho imparato a confrontarmi di persona con i problemi e a rispondere concretamente ai cittadini, senza scaricare la responsabilità su altri. È facile stare all’opposizione, criticando soltanto quello che viene fatto. Io, invece, sono abituato ad affrontare le situazioni e a cercare una soluzione. E i residenti del mio territorio lo sanno, per loro ci sono sempre. Penso sia un valore aggiunto importante per chi intende misurarsi su una dinamica cittadina”.
Si discute molto del restyling della stazione Tiburtina voluto dal Comune e criticato da alcuni comitati della zona, dal Municipio e dal candidato sindaco Carlo Calenda. Lei che ne pensa?
“Il progetto andrebbe ridiscusso e rivisto, perché altrimenti si rischia di buttare via una grande occasione. Terminare la riqualificazione del piazzale della stazione Tiburtina avrebbe, infatti, una forte attrattiva in termini di opportunità economiche e potrebbe portare nuova linfa vitale al quartiere, in questo momento di forte difficoltà”.