16 Febbraio 2020 - 15:35 . Flaminio-Parioli . Cronaca
Così il murale dedicato a Zaki e Regeni torna a Villa Ada
Ne strappi uno e ne crescono cento, a Villa Ada torna il murale dedicato a Giulio Regeni e Patrick Zaki. L’opera, ideata dalla street artist Laika, era stata affissa tra l’11 e il 12 febbraio sul muro perimetrale del parco, accanto all’ambasciata egiziana. Il disegno, uno sticker, ha avuto tuttavia vita breve e non ha visto l’alba del 14 febbraio.
Oggi il quartiere rivendica quel messaggio e lo ritrasmette con decine di affissioni a Villa Ada, nei muri e nella bacheche, che riproducono, in piccolo, l’opera.
Il disegno ritrae Regeni – giovane ricercatore italiano torturato e ucciso vicino al Cairo il 3 febbraio 2016 –abbracciare Zaki, vestito con una divisa da carcerato, e la scritta “andrà tutto bene”. Zaki, 27enne egiziano studente dell’università di Bologna, si trova nelle carceri de Il Cairo con l’accusa di propaganda eversiva e tentativo di rovesciare il regime.
Mercoledì 19 febbraio, a partire dalle 16.30, Amnesty International ha organizzato un sit-in davanti all’Ambasciata d’Egitto, al 267 di via Salaria per chiedere la liberazione di Zaki.