9 Novembre 2019 - 8:40 . Flaminio-Parioli . Cronaca
Comune e Regione, il piano per salvare i pini di Roma Nord dalla specie aliena
Regione e Comune promettono azioni per salvare i nostri pini dalla cocciniglia tartaruga. Il parassita, proveniente dal Nord-America, da qualche anno si è insediato nelle nostre aree e sta aggredendo gli alberi simbolo della Capitale e del nostro territorio, divorandone la linfa e rendendoli così deboli alle intemperie.
A Roma Nord, sono accertati focolai al parco di via Sabotino, in via Angelo Emo e in via Achille Papa, al Foro Italico e anche dentro alle mura vaticane, nel cortile del Belvedere.
Il piano dovrebbe partire tra il prossimo inverno e la primavera del 2020, nella speranza che non sia troppo tardi per gli alberi più rappresentativi della Capitale.In seguito a una lettera, risalente ad agosto, dell’associazione “Amici dei Pini di Roma” che denunciava le istituzioni di non aver ancora adottato alcuna azione di contrasto, alcuni rappresentanti sono stati convocati da Francesca Della Giovanpaola dell’Assessorato all’ambiente.
Durante la riunione sono state individuate alcune strategie sperimentali: alla Regione toccherà emanare un atto amministrativo volto a delimitare le zone interessate e indicherà come possibile azione di contenimento l’obbligo di potature nella stagione invernale rivolto sia alle amministrazioni comunali, sia ai soggetti privati.
Inoltre, in collaborazione con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, si cercherà di individuare un parassitoide antagonista della cocciniglia, intanto verrà sperimentato un tipo di coccinellide che, nei test effettuati in Campania (il primo areale italiano colpito dalla Toumeyella parvicornis), ha dimostrato una discreta attività predatoria contro il parassita.