27 Marzo 2020 - 20:05 . FuoriQuartiere . Cronaca
Covid-19, questo l’allarme del Municipio per il campo nomadi in via del Foro Italico
“Non siamo in grado di garantire il rispetto delle misure di contenimento dell’epidemia da Coronavirus né il sostegno psicologico e materiale alle persone”. Il II Municipio lancia un allarme per le condizioni del campo nomadi in via del Foro Italico.
Una vera e propria zona franca della nostra città. E il Municipio lo fa con una lettera a firma della presidente Francesca Del Bello e dall’assessora alle Politiche sociali Carla Fermariello. Nella nota, viene richiesto un intervento urgente alla sindaca di Roma Virginia Raggi e al prefetto Gerarda Pantalone.
Il documento è stato spedito oggi, 27 marzo, a distanza di tre giorni dall’indagine condotta dalla nostra testata sulle condizioni igienico-sanitarie, del tutto carenti, nell’accampamento in via del Foro Italico. Una zona franca, dicevamo, in cui le regole – lo testimoniano le foto – decise dal governo per contenere l’epidemia non esistono, tra partite di calcio sull’asfalto e capannelli di persone più o meno numerosi.
Una situazione, questa, che è stata liquidata così dalla Asl Roma 1: “Non abbiamo registrato casi di positività da Covid-19. Se dovessero presentarsi, attiveremmo i protocolli di sicurezza. Come nel caso di tutti i cittadini”, ha fatto sapere la Asl in una stringata risposta a RomaH24.
Di ben altro avviso è, evidentemente, il II Municipio, che ha deciso di coinvolgere, appunto, la sindaca e il Prefetto. Con delle precise richieste. Quali? In primis, si legge nella nota, “la complessiva presa in carico della problematica segnalata garantendo, anche a mezzo della Protezione civile, il rifornimento di acqua e viveri tale da consentire alle persone presenti nell’insediamento di poter rispondere a propri bisogni primari indifferibili”.
In secondo luogo, il Municipio chiede che “venga prevista la possibilità di monitorare la situazione anche dal punto di vista sanitario garantendo il rispetto delle basilari regole di distanza sociale attualmente radicalmente disattese”.
Una situazione descritta senz’altro come allarmante, quindi, come aveva denunciato anche il segretario di Sinistra Italiana, Adriano Labbucci, sempre a RomaH24: “C’è un’emergenza nell’emergenza, nei campi nomadi il rischio contagio è altissimo. Se il Comune non fornisce loro dei viveri, potrebbe accendersi un focolaio”.
La palla, ora, passerà quindi al Comune. E alla prefettura.
LEGGI lo speciale sul campo nomadi di via del Foro Italico (a cura di Paolo Riggio)