2 Maggio 2021 - 14:25 . Flaminio-Parioli . Ambiente
Alberi abbattuti nelle nostre ville, fronte progressista contro il Comune
Gli abbattimenti degli alberi nelle ville di Roma fanno discutere ed entrano nel dibattito politico compattando i progressisti, a meno di 6 mesi dalle elezioni amministrative. I tagli effettuati sin dal 9 aprile a Villa Ada, denunciati da frequentatori e associazioni hanno fatto più rumore del previsto.
“Da varie settimane – denunciano Amuse, associazione Artù, Carteinregola, Cittadinanzattiva, Amici di piazza Verbano, comitato Panama Verbano, comitato Salviamo i pini di corso Trieste, gruppo di lavoro per il parco Nemorense, Osservatorio Sherwood – sono in corso a Villa Ada abbattimenti di numerose alberature secche ma anche di altre ancora in vita (per lo più esemplari di Pinus pinea) lungo i principali sentieri della villa. La cittadinanza chiede trasparenza. Sarebbe auspicabile disporre di una relazione dettagliata contenente il numero e la varietà delle alberature secche abbattute o a fine vita e di quelle in vita ma a rischio schianto che è previsto siano abbattute. Una corretta informazione e una puntuale comunicazione alla cittadinanza sono fondamentali per evitare polemiche e allarmismi”.
“Non sono stato informato – ha spiegato l’assessore all’Ambiente del II Municipio, Rino Fabiano –. Sarebbe necessario per spegnere polemiche e dubbi su come si sta procedendo che il dipartimento facesse uno sforzo in più nel comunicare cosa si sta facendo“.
Comunicazioni, però, non ne sono arrivate. E così anche Elisabetta Natili, referente di “Roma in Azione”, il partito del candidato sindaco Carlo Calenda, ha espresso tutto il suo disappunto in una nota: “Continuano le potature selvagge, gli abbattimenti massivi e a sorpresa di pini nel Municipio II. Dopo Villa Ada, è la volta di Villa Glori dove nel pomeriggio del 26 aprile le motoseghe hanno abbattuto decine di pini. Ci uniamo alla corale richiesta di trasparenza e di informazione alla cittadinanza sollevata da molte associazioni del Municipio”.
“Le operazioni risultano effettuate da parte di imprese private incaricate dal dipartimento tutela ambientale, – prosegue Natili – ma occorre chiarezza nei confronti della cittadinanza. Come è possibile che questi eventi ci colgano sempre di sorpresa e che non ci fosse nessun avviso per le operazioni in corso? Davvero tutti questi alberi erano morti ed erano da abbattere? Siamo certi che alcuni di essi non si potessero curare?”.