11 Luglio 2019 - 15:18 . FuoriQuartiere . Cronaca
Atti persecutori nei confronti di un altro uomo, arrestato un 43enne romano
Atti persecutori nei confronti di un suo coetaneo. Questo è stato il motivo per cui i carabinieri della stazione Roma Salaria di via Clitunno, nel cuore del quartiere, hanno arrestato un 43enne romano. L’uomo si era invaghito di un altro uomo, conosciuto per lavoro, e aveva iniziato a rendergli la vita impossibile non vedendo ricambiato l’interesse. Lo stalker aveva addirittura creato profili fake sui social network associati ai numeri di telefono della vittima, che riportavano a richieste di incontri su siti di annunci per uomini con orientamento omosessuale, riportanti come foto del profilo il volto dello stalker stesso.
Già nel 2013, la vittima era stata oggetto di numerosi atti persecutori, attraverso squilli anonimi a tutte le ore del giorno, da parte dello stalker. Vicende denunciate ai militari. Lo scorso maggio, il “perseguitato” ha iniziato nuovamente a ricevere numerose chiamate, sia sul cellulare personale che sulla linea fissa di casa, da parte di uomini che chiedevano di incontrarlo. Tutti parlavano di aver letto un suo annuncio. Ed è stato così che l’uomo vittima dello stalker ha scoperto che erano stati creati alcuni profili fake, associati ai suoi numeri di telefono, che pubblicavano richieste di incontri su siti di annunci per uomini con orientamento omosessuale, riportanti come foto del profilo il volto del suo stalker.
Dopo l’ultima querela, i carabinieri hanno raccolto tutti i nuovi elementi e, al termine delle indagini, hanno dato esecuzione ad una nuova misura cautelare che ha disposto gli arresti domiciliari per lo stalker. Nonostante ai domiciliari, il 43enne ha continuato a perseguitare la vittima con decine di telefonate e con post offensivi sui social network. Violazioni segnalate dai carabinieri in Procura che hanno fatto scattare un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare da parte del Gip che lo ha messo, questa volta, in carcere. I militari lo hanno infatti prelevato dalla sua abitazione e condotto nel carcere di Rebibbia.