21 Novembre 2021 - 7:22 . Flaminio-Parioli . Ambiente
Le associazioni di Villa Ada scrivono ad Alfonsi: “Ecco le 16 azioni urgenti da attuare”. La replica dell’assessora
Il patrimonio di giardini e parchi che caratterizza Roma e il II Municipio è tra i più ricchi d’Italia. Il polmone verde principale del nostro territorio è rappresentato da Villa Ada, luogo che abbonda di flora e fauna preziosi, ma troppo spesso vittima di degrado ed abbandono.
Proprio per questo motivo, le associazioni ambientaliste di Villa Ada (Amici di Villa Ada, ASD Leprotti di Villa Ada e Osservatorio Sherwood) hanno scritto una lettera alla nuova assessora capitolina all’Ambiente, Sabrina Alfonsi. Una richiesta d’intervento e un invito a non “perdere di vista la cura del verde, dei parchi e delle ville storiche ottemperando solo al problema dei rifiuti che attanaglia la capitale”.
La lettera delle associazioni all’assessora Alfonsi
Le associazioni invitano Alfonsi “a programmare un calendario di visite nei principali parchi cittadini”. Ma non solo. La lunga lettera contiene anche la richiesta di alcune azioni concrete per il ripristino del decoro in Villa Ada: “Servono un cambio mentale e una svolta operativa. Occorre rimarcare le priorità della tutela conservativa, del vincolo paesaggistico e della destinazione pubblica del parco, impedendo derive impattanti, speculative e privatistiche. E’ necessario rilanciarne nel contempo la valenza culturale e sociale, tenendo ben presenti in primo luogo le esigenze dei fruitori anziani, bambini e disabili”.
Le associazioni individuano poi 16 azioni urgenti da attuare per rivalorizzare Villa Ada. Un documento redatto nel 2017 dove sono indicate le principali problematiche e le possibili linee di azione. Si parte dalla gestione: “Nomina di un tutore referente affiancato da un esperto del verde e programmazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria”. Dalla gestione si passa alla cura: “Bisogna garantire pulizia, raccolta dei rifiuti, ripristino di siepi, panchine, recinzioni e fontane”.
E ancora: “Più gabinetti pubblici nelle ville, limitazione di eventi con un massimo di 200 partecipanti, divieto assoluto di circolazione e parcheggio dei mezzi a motore non di servizio, promuovere visite guidate, aree giochi e percorsi sportivi”.
Le altre macro-tematiche sulla cura di Villa Ada riguardano infine la salvaguardia e la sicurezza: “E’ necessario definire un programma di restauro degli immobili e di nuove piantumazioni, garantire la chiusura notturna delle ville, reintegrare recinzioni e cancellate e programmare interventi di bonifica delle discariche, azzerando la presenza di amianto”.
La risposta dell’assessora Alfonsi
Sabrina Alfonsi, attraverso un comunicato, ha risposto alla lettera delle associazioni: “Ascolteremo le loro richieste”, scrive. Poi specifica: “Una delle prime cose che ho voluto fare è stata una riunione con gli uffici sul problema della cocciniglia Toumeyella parvicornis, parassita che attacca i nostri pini. Sarà necessario un piano emergenziale di cura endoterapica per le piante e risorse straordinarie per attuarlo”.
E’ nostra intenzione – si legge – “mantenere un confronto aperto e continuativo con le associazioni, con le quali convocheremo una riunione per continuare un percorso proficuo in termini di idee e proposte. Abbiamo parchi e ville storiche che dobbiamo curare, valorizzare e far rinascere, anche con risorse economiche e umane adeguate”.
Un’ultima battuta viene dedicata alle piantumazioni: “Migliaia di nuovi alberi verranno piantati dal 2022 nell’ambito della campagna di riforestazione urbana prevista con i fondi del PNRR. Già dai primi di dicembre partirà il progetto “Ossigeno” della Regione Lazio, con il sostegno del Dipartimento Ambiente e il coinvolgimento dei comitati e delle associazioni territoriali”, chiude Alfonsi.