29 Settembre 2020 - 8:05 . salario . Cronaca

Villa Ada, torna lo spettro dell’occupazione abusiva sulla casa dell’ex custode

La casa dell'ex custode a Villa Ada
La casa dell'ex custode a Villa Ada

A Villa Ada, la sera, si accende una misteriosa luce. Nessun fenomeno occulto o paranormale. Parliamo di una lampada che illumina il primo piano dell’ex casa del custode, al civico 267 di via Salaria. Un fatto anomalo perché all’interno dell’immobile non dovrebbe abitare nessuno.

L’edificio sarebbe dovuto tornare da tempo nel pieno possesso del Campidoglio, che ha vinto tutti i gradi di giudizio contro chi proseguiva a occuparlo abusivamente, vale a dire la moglie e il figlio dell’ex custode. Un fatto denunciato nel 2014 anche dal M5S, quando era all’opposizione.

La finestra illuminata

La segnalazione arriva dall’Osservatorio Sherwood, l’associazione che monitora quotidianamente la cura e i mal funzionamenti di Villa Ada: “Da anni chiediamo che questo edificio diventi la “Casa del Parco”, un luogo che ospiti un centro di documentazione su Villa Ada, ma dove si possano anche tenere incontri, presentazioni, mostre e attività scientifiche, culturali e didattiche”, spiega l’attivista Lorenzo Grassi. Dal Dipartimento Tutela Ambientale però non arrivano risposte, né azioni. Prosegue Grassi: “Tempo fa ci hanno comunicato che mancava solo l’esecuzione forzosa dello sfratto per far tornare l’edificio nel patrimonio comunale. Ma nulla è stato fatto. È una situazione analoga a quella del casale La Tribuna”.

Sgomberato in pompa magna nel giugno 2018 – da 27 anni vi abitava la vedova del custode – doveva essere riutilizzato per finalità sociali, ma è ancora in stato di abbandono.

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