12 Luglio 2018 - 20:46 . Trieste-Salario . Cronaca

Metro D, Lessona: “Il Comune pensi prima agli autobus che vanno a fuoco”

Né no, né sì. Nì. “Vediamo prima le carte, cerchiamo di capire quali siano i volumi di traffico in gioco”, dice a Roma H24 Maria Teresa Carani, presidente dell’associazione Amici di Villa Ada. Chi invece non ne vuole proprio sapere nulla è Barbara Lessona, referente del comitato “Amo quartiere Trieste”: “Sembra che giochino con i Lego”. Il Trieste-Salario ha appreso con stupore la notizia che Roma Capitale intende riprendere in considerazione il progetto della linea D della metropolitana.

Stando all’idea originaria – risale alla giunta Veltroni, è datata 2005 – la tratta coinvolgerebbe il nostro quartiere con quattro fermate: piazza Vescovio, piazza Verbano, piazza Buenos Aires e piazza Fiume. “Prima di esprimermi, vorrei approfondire il tema”, spiega la Carani. “Parlo a titolo personale: in assoluto, meno toccano Roma e meglio è. Nel 2005 – continua – non ero contenta del progetto Veltroni, perché non ci fidavamo molto. Prima di esprimere un giudizio, vorrei dare un’occhiata ai documenti che riguardano la mobilità nel quartiere. Non mi pare che nel Trieste-Salario ci sia un’emergenza traffico. Bisogna quindi comprendere la logica che sottende questa operazione”.

L’argomento metro è tabù per la Lessona: “Prima di pensare alla linea D, il Comune pensasse agli autobus che prendono fuoco e alle strade da sistemare, come via Ulisse Aldrovandi. Sono contraria a tutte quelle opere – avverte la presidente di “Amo quartiere Trieste” – che prestano il fianco a possibili speculazioni”.