12 Luglio 2018 - 20:24 . Trieste-Salario . Cronaca

Metro D, Municipio e associazioni si dividono sul progetto

Suscita già pareri discordanti la decisione del Campidoglio di far ripartire il progetto per la realizzazione della metro D. II Municipio e associazioni si dividono sull’utilità della nuova linea che potrebbe portare, lungo la tratta che andrebbe da Talenti all’Eur, ben 4 fermate nel quartiere: più precisamente a Vescovio, Verbano, Buenos Aires e Fiume.

Soddisfatta la presidente Francesca Del Bello: “Siamo assolutamente favorevoli al progetto, anche se, al momento, trattandosi solo di una dichiarazione di intenti, non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale”. “L’impatto che i lavori avrebbero sul quartiere sarebbe senza dubbio positivo, nonostante i disagi dei cantieri con cui si dovrebbero fare i conti. Tuttavia – conclude – sono convinta che i residenti sarebbero poi ricompensati dal conseguente miglioramento della qualità della vita”.

Diverso l’approccio di alcune associazioni locali. Barbara Lessona, presidente del comitato “Amo quartiere Trieste”, è nettamente contraria: “Il Comune pensasse prima agli autobus che prendono fuoco”. Più cauta è la posizione dell’associazione Amici di Villa Ada. Dice la sua referente, Maria Teresa Carani: “Vorrei cercare di capire quali siano i volumi di traffico in gioco”. Il comitato Amici di Porta Pia è invece favorevole. “Purché preveda delle vetrine illuminate, che serbino memoria delle antichità ritrovate durante gli scavi”, spiega il suo presidente, Paolo Peroso.

Il ritorno della metro D nelle attenzioni del Comune di Roma è dovuto al successo ricevuto dalla futuribile linea nel Pums. Di cosa si tratta? E’ il piano urbanistico di mobilità sostenibile che il Campidoglio ha fatto partire a ottobre 2016, per ascoltare proposte e progetti dei cittadini. Nella classifica di gradimento la metro D ha raggiunto il settimo posto tra le idee proposte.

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