L’amatriciana e la sua festa d’agosto dopo due anni ritorna la sagra
Il Trieste-Salario va in trasferta. Anzi, va a casa. Magari la seconda. Per tre giorni, da venerdì 31 agosto al 2 settembre, il quartiere si trasferisce ad Amatrice, paese originario di moltissimi suoi residenti. Dopo due anni di assenza, torna la vetrina più importante al mondo per gli spaghetti all’amatriciana. Andato distrutto dopo il sisma del 24 agosto 2016, il paese ospiterà la cinquantesima edizione della sagra, nonostante persino la rimozione delle macerie proceda a rilento e di ricostruzione privata ancora non si possa quindi parlare.
Sul proprio sito www.comune.amatrice.rieti.it, il Comune ha motivato così questa decisione: “Tornare a celebrare questa antica e nobile tradizione, nata mezzo secolo fa, è stata una scelta fatta con il cuore, nonostante le difficoltà, nonostante tutto. Una scelta fatta perché questa città vuole tornare a vivere e a guardare al futuro, mantenendo ben salde le radici nel passato e nella nostra storia, una storia che passa anche per le nostre tradizioni più belle”.
Il biglietto costa cinque euro (ma per i bambini fino a sei anni è gratuito) e comprende l’ingresso nella zona sagra, che va dalla fine di corso Umberto I alle casette dell’area Anpass lungo la strada che porta al lago di Campotosto, un piatto di spaghetti e una bottiglietta d’acqua, un posto auto e il servizio navetta da e per i parcheggi.
È possibile acquistare i tagliandi fisicamente sul posto, ai varchi di ingresso. Oppure on line, registrandosi al link www.liveticket.it/sagramatrice. Si raccomanda il Comune: “Il ticket emesso, che va stampato o salvato su dispositivo mobile, andrà esibito all’access point all’ingresso della zona sagra”. Al turista verrà consegnato un gettone, indispensabile per la consumazione. Raccomandazione importante: il biglietto dovrà essere conservato fino al controllo all’uscita.