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Perché Prati è un quartiere ad alta vocazione cinematografica

di Luisa Urbani

Il quartiere nel cuore di Roma, da sempre, è uno dei set cinematografici prediletti dai registi di tutto il mondo. Da Fellini a Monicelli passando per Nanni Moretti e Ron Howard. Sono in molti ad aver scelto vie, monumenti e palazzi del quartiere par ambientare parte delle loro pellicole. Oppure per abitarci.

Ma andiamo con ordine e iniziamo il nostro viaggio nella storia del cinema e del quartiere partendo dal bianco e nero.

Il fascino del bianco e nero

Siamo negli anni ‘50 quando Mario Monicelli e Steno scelgono di far andare a vivere Ferdinando Esposito, interpretato da Totò, in un appartamento in via Gregorio VII, al civico 141. Il film è Guardie e ladri, una delle opere più importanti nate dalla collaborazione artistica tra i due registi.

Qualche anno più tardi, anche Mauro Bolognini sceglierà il rione per un suo film. Si tratta di Arrangiatevi, la commedia uscita nelle sale cinematografiche nel 1959 e che ha come protagonisti Totò, Peppino De Filippo e Franca Valeri. Siamo agli inizi del film, in un’Italia distrutta dalla guerra e dove molte persone sono alla ricerca di un nuovo alloggio, tra queste c’è anche Peppino che, fortunatamente riesce a trovarne una. L’appartamento dove andrà a vivere si trova in via Orazio, in un palazzo che oggi non c’è più.

Tra le tante pellicole che Fellini ambientò a Roma, ce n’è anche una girata in Prati. Si tratta de Il bidone, film del 1955 scritto dal regista insieme a Ennio Flaiano e Tullio Pinelli. In una breve sequenze del film, Augusto (interpretato da Broderick Crawford) porta a mangiare la figlia Patrizia (Lorella De Luca) in un ristorante sulla via Trionfale. E non bisogna dimenticare che nei suoi primi anni a Roma, Fellini aveva abitato in via Nicotera, dove oggi sorge il Residence Prati.

Il film “La famiglia” di Ettore Scola

Le banconote false in viale delle Milizie

Passeggiando per il quartiere si potrà scoprire anche il condominio dove Totò – ancora lui – lavora come portinaio, in viale delle Milizie 76. Il palazzo è una delle location del film La banda degli onesti, la commedia in bianco e nero firmata da Camillo Mastrocinque.

Il fiume visto da Pasolini e Dino Risi

Immancabili il Tevere e ponte Sant’Angelo, set ricorrenti per molti film tra gli anni ‘50 e ‘60. Tra questi Poveri ma belli, diretto da Dino Risi, e Accattone di Pier Paolo Pasolini. Nel primo, il ponte fa da sfondo al barcone del “Ciriola” sul Tevere, scelto come stabilimento balneare in cui Salvatore (Renato Salvatori) lavora come bagnino. In Accattone, invece, lo stesso barcone è la sede in cui Accattone (Franco Citti) scommetterà con gli amici che si tufferà da ponte Sant’Angelo dopo aver mangiato.

La spider di Gassman davanti a San Pietro

Restando sempre in zona San Pietro non si può non nominare Il sorpasso di Dino Risi. Una scena è stata girata davanti a San Pietro. Si tratta dell’inizio del film, quando si vede sfrecciare davanti alla Basilica la Lancia Aurelia con dentro Vittorio Gassman e una controfigura perché, all’epoca della ripresa, il regista ancora non aveva scelto l’attore co-protagonista, che poi fu interpretato da Jean-Louis Trintignant.

Dal bianco e nero, passiamo al cinema a colori con Ecce Bombo di Nanni Moretti dove, alcune scene sono girate in piazza dei Quiriti e in un bar vicino piazza Mazzini. Entrambe luoghi di riferimento del quartiere.

Sempre in Prati, è stato ambientato La famiglia di Ettore Scola. L’appartamento in cui si svolge l’intera vicenda si trova nel rione, anche se l’indirizzo, citato due volte nel film come via Scipione l’Emiliano, fa riferimento a una via inesistente ma plausibile per il rione, caratterizzato da strade con nomi di antichi romani.

Siamo negli anni 2000 quando le sculture del Bernini di ponte Sant’Angelo tornano sul grande schermo grazie a Angeli e Demoni, il thriller diretto da Ron Howard e basato sull’omonimo romanzo best seller di Dan Brown.

Sempre a Borgo, qualche anno più tardi arriverà James Bond che, con la sua Aston Martin Db10, sfreccerà per le vie del quartiere. Si tratta di Spectre, il ventiquattresimo film della serie di 007.

L’hotel Raphael ricostruito a Borgo

Negli stessi anni, anche Bernardo Bertolucci e Ivano De Matteo scelgono Prati per ambientare parte dei loro film. Io e te, ultimo lavoro da regista per Bertolucci, è stato girato tra Prati e Delle Vittorie. Ne I nostri ragazzi, invece, De Matteo sceglie moltissime location tra centro e periferia. Tra queste c’è anche Prati, quartiere dove si trova l’appartamento di Paolo, uno dei protagonisti del film, interpretato da Luigi Lo Cascio.

Tra i più recenti c’è Notti magiche, uscito nelle sale cinematografiche nel 2018. Nella pellicola, a firma di Paolo Virzì, c’è la storica scena del lancio delle monetine contro Bettino Craxi, mentre esce dall’hotel Raphael. In realtà si tratta di uno dei palazzi di Borgo Pio, trasformato per l’occasione nel famoso hotel.

Insomma, sono passati quasi settant’anni e il quartiere Prati, con il fascino delle sue strade e monumenti, continua a incantare i più grandi registi e migliaia di spettatori.

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