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Caritas e parrocchie, alle mense arrivano in coda i “nuovi poveri”

di Luisa Urbani

Sono romani, vestiti decorosamente, spesso ben curati, comunque si sforzano di tenere un atteggiamento dignitoso. Si mettono in coda nelle mense della Caritas per un piatto di pasta o nelle parrocchie per ricevere qualche abito usato: sono questi i nuovi poveri che vivono nel nostro quartiere e che cercano aiuto per poter “tirare avanti”.

La povertà a Roma cresce e colpisce persone fino a qualche anno fa indenni: ceto medio, diplomati, gente che ha visto la propria vita precipitare e che ora non riesce ad arrivare a fine mese. È la nuova emergenza sociale. È un malessere che cresce e che apre sfide a cui il I Municipio non si è sottratto.

«Per fronteggiare questa emergenza – spiega Emiliano Monteverde. assessore municipale alle Politiche sociali – abbiamo predisposto l’erogazione di fondi attraverso due tipi di contributi diversi».

Il primo progetto di sostegno economico consiste nell’erogazione una tantum di una somma di denaro concessa ai residenti: al servizio si accede attraverso lo Sportello unico di segretariato sociale, dove il cittadino può recarsi per un primo colloquio necessario per la valutazione dell’effettiva condizione di disagio.

«Con questo tipo di contributo cerchiamo di aiutare le persone nell’affrontare le spese extra, come, ad esempio una visita dal dentista o la riparazione della caldaia rotta. Spesso sono proprio le spese straordinarie che mettono in difficoltà queste persone. Nel 2017 – conclude l’assessore – il Municipio ha investito 310 mila euro, aiutando 300 richiedenti».

L’altro progetto riguarda l’emergenza abitativa. «Si tratta di un contributo all’affittuario. L’entità viene stabilita da una commissione di valutazione, in rapporto alle condizioni economiche dell’utente e alla disponibilità dei fondi. Nel 2017 – prosegue Emiliano Monteverde – abbiamo assistito 42 richiedenti, erogando contribuiti di 300-400 euro a ciascuno».

Un aiuto che non si limita a interventi economici, ma che si concretizza anche in servizi. «Il nostro Municipio – illustra l’assessore – offre attività gratuite che agevolano le spese delle famiglie come, ad esempio, i centri invernali per bambini. In Prati sono due le sedi utilizzate per questo servizio: la prima è la ludoteca “Giocare senza frontiere” in via Giordano Bruno. La seconda, invece, è il centro polivalente “Labartù” di via Antonio Cantore».

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