Vescovio | La Storia

Vescovio, quarant’anni fa moriva Francesco Cecchin

di Sergio Campofiorito

Alla fine degli anni Settanta era poco sicuro girare per il quartiere. Risse, cinghiate, sprangate, talvolta pistolettate scandivano le giornate durante gli anni di piombo e non risparmiavano nessuno. Francesco Cecchin, militante del Fronte della gioventù, era troppo giovane per avere la barba, ma abbastanza grande da avere i suoi ideali. La sera del 28 maggio, il giovane uscì di casa con la sorella, Maria Carla, mentre si trovavano in piazza Vescovio fu inseguito da un gruppo di persone arrivate a bordo di una Fiat 850.

 Maria Carla è più lenta, finisce col perderlo di vista. Cosa accada nei minuti successivi non è mai stato ricostruito con certezza. Di certo, c’è che è stato rinvenuto privo di conoscenza, dopo un salto di quattro metri, nel cortile condominiale di una palazzina in via Montebuono, pieno di lividi e con la milza spappolata. Ferite non compatibili con la caduta.

Dopo diciannove giorni di coma, Cecchin morì il 16 giugno 1979, a soli 17 anni. Oggi riposa nella cappella di famiglia del cimitero di Nusco.

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