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Presi i due rapinatori che perseguitavano il Trieste-Salario

di Daniela Mogavero

Intimorivano i giovanissimi fuori dalle scuole del quartiere Trieste-Salario e nei principali luoghi di ritrovo della zona, li minacciavano, li derubavano e spesso li picchiavano dopo la rapina. Due 21enni, uno di origine marocchina e uno di origine cubana, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione Roma Salaria dopo le denunce dei minori aggrediti da ottobre 2017 a giugno 2018. «Erano considerati dei veri rapinatori, facevano paura, incutevano terrore e le comitive della zona quando li vedevano arrivare cambiavano strada», si legge nella nota dei Carabinieri che spiega i dettagli del caso.  I due, entrambi residenti a Roma, sono ritenuti colpevoli di numerosi episodi di rapina, lesioni personali aggravate e violenza privata, ai danni di giovani minorenni.

VIDEO. L’appostamento dei carabinieri in via Clitunno, angolo piazza Trasimeno

Rintracciati tramite telecamere e social

Per rintracciare i due rapinatori, i carabinieri hanno raccolto e analizzato i filmati delle telecamere della zona (come testimoniano le immagini video dell’appostamento in via Clitunno, angolo piazza Trasimeno) e hanno analizzato a fondo i social network, più utilizzati dai giovani, grazie ai quali i militari hanno rintracciato molte informazioni sui due indagati. I 21enni sono ritenuti colpevoli «di almeno tre rapine ai danni di quattro ragazzi minorenni e di un’ulteriore evento nel corso del quale la vittima ha riportato lesioni personali a seguito di ripetuti pugni inferti al volto», secondo  Carabinieri.

Soldi, gioielli, offese e pugni

Nelle loro scorribande nei quartieri della Roma “bene”, i due colpivano con spregiudicatezza, adocchiavano le vittime e poi decidevano se derubarli di gioielli o di farsi consegnare il denaro contante che avevano con loro. Quando agivano usavano anche denigrare ed offendere le vittime alla presenza delle loro comitive. In un episodio, una delle vittime che ha cercato di non cedere, di non consegnare il denaro che gli era stato dato dai genitori, è stata presa a schiaffi più volte da entrambi gli arrestati. In un altro caso invece, avvenuto ad aprile del 2018, la vittima è stata presa a pugni al volto più volte, prima in strada poi in un bar dove aveva cercato riparo, e derubata di una banconota. Al pronto soccorso, i medici gli hanno riscontrato una infrazione composta delle ossa nasali, con 10 giorni di prognosi. Gli indagati – in precedenza già arrestati – sono stati riconosciuti quali autori di ulteriori fatti analoghi dagli agenti dei Commissariati della Polizia di Stato di “Trevi” e “San Basilio”, le cui informative sono state poi tutte congiunte a quella dei Carabinieri della Stazione Roma Salaria. I militari hanno dato esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta P.M. appartenente al “pool reati contro il patrimonio e criminalità comune” della Procura della Repubblica.

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