Trieste-Salario | La Storia

Piazza Dalmazia, il 17 dicembre 1979 l’omicidio di Antonio Leandri

di Claudio Lollobrigida

Uno scambio di persona. Fu questa tragica fatalità a causare la morte, il 17 dicembre del 1979, di Antonio Leandri, un ragazzo come tanti. Una vittima innocente. Siamo negli anni di Piombo. Un destino crudele e beffardo – raccontato ne “La Storia del Trieste-Salario” (Typimedia) – si abbatte sul ventiquattrenne, la cui unica colpa è quella di indossare un loden verde. Un indumento qualsiasi, senza alcuna connotazione politica perché Antonio pensa soltanto a studiare e lavorare per aiutare i genitori anziani.

Ma quello stesso abito identifica l’avvocato Giorgio Arcangeli nella descrizione fornita da Sergio Calore al commando che deve ucciderlo. È lui la vittima designata dai NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari), colui che probabilmente ha fatto la soffiata per la quale Pierluigi Concutelli è finito agli arresti.

Concutelli, altro esponente dello stesso movimento di estrema destra, era stato infatti, pochi mesi prima, l’esecutore materiale dell’omicidio del giudice Vittorio Occorsio. Sempre nelle strade del nostro quartiere.

La spia deve pagare, metterla a tacere è la soluzione più rapida. Ma a cadere in piazza Dalmazia, dove doveva incontrare la fidanzatina dopo le spese natalizie, è lo studente Antonio Leandri. Valerio Fioravanti lo colpisce senza neanche guardarlo in faccia.


Sostieni RomaH24 Sostieni RomaH24
grazie