Annibaliano | Lettere

Piazza Annibaliano, una residente: “Siamo sicuri dell’acqua del distributore Acea?”

di Valeria Contu

Mi chiamo Valeria e sono una residente del Trieste-Salario. Mi sono posta l’interrogativo delle caratteristiche chimiche e chimico fisiche dell’acqua erogata dai distributori automatici dell’Acea, in particolare quello di piazza Annibaliano.

Normalmente compriamo l’acqua al supermercato perché non ci piace quella del nostro rubinetto ma, da qualche settimana, mossa dall’obbiettivo di consumare meno plastica, ho deciso di dare una chance al distributore automatico.

L’esperienza mi è piaciuta, come me ho visto tanta gente in fila per fare la scorta di acqua liscia e/o frizzante; oltre al lato ecologico ho trovato positiva anche la socialità che si viene a creare, la gente infatti è ben disposta a scambiare due parole con le altre persone del quartiere e, finalmente, tutti lodano una buona iniziativa comunale. Pensate che lo scorso sabato ho trovato con un portiere che aveva avuto l’incarico, dagli anziani del suo e di altri palazzi vicini, di portare loro la scorta di acqua. Meno male che per carineria mi ha fatto passare avanti!

Detto questo, avrei necessità di sapere quali sono le caratteristiche chimiche di quest’acqua, informazioni presenti in tutte le bottiglie sigillate vendute sul mercato. Ho contattato il numero verde di Acquasì (https://www.acquasi.com/), società che gestisce l’erogazione, e l’operatrice – senza troppa convinzione – mi ha detto che vengono effettuati regolarmente controlli chimici e chimico fisici sull’acqua erogata e che tali controlli sono trasmessi all’ufficio tecnico del comune (Acea immagino…) che li mette a disposizione dei cittadini; ho provato a cercare on-line ma non ho trovato nessuna comunicazione, neanche un minimo indizio (https://www.gruppo.acea.it/al-servizio-delle-persone/acqua/le-case-dellacqua). Per questo ho pensato a RomaH24, perché potrebbe essere di interesse per tutto il quartiere.

Credo che disporre di queste informazioni sia utile sotto vari aspetti, prima di tutto è una garanzia di qualità, trasparenza e serietà di un servizio pubblico, in secondo luogo sapere qual è, ad esempio, il residuo fisso di un’acqua diventa fondamentale in presenza di determinate malattie, banalmente penso a chi soffre di calcoli renali.

Forse nessuno ci ha ancora pensato? Vi ringrazio per quanto potete scoprire.

GUARDA come funziona la Casa dell’acqua

LEGGI la notizia dell’inaugurazione

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