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L’invasione della specie aliena: così il quartiere perderà i suoi pini
di Daniele GalliIl conto alla rovescia è partito. Un paio d’anni. Forse tre. I pini di Roma che “la vita non li spezza” – così cantava l’ex studente del Giulio Cesare, Antonello Venditti – sono destinati a morire.
Dopo i crolli dello scorso inverno – emblematici quelli su corso Trieste e via di Villa Ada – i nostri pini devono fare i conti con un nemico quasi invisibile. La colpa stavolta non è dell’uomo, che tomba le radici con il cemento e non bada all’invecchiamento dei fusti, bensì di un parassita. Un insetto killer dal nome gentile. Si chiama cocciniglia tartaruga. Segni particolari: è una specie aliena, proviene dall’America del nord. Gli esperti sostengono che il suo atterraggio sui nostri pini, di cui la cocciniglia si ciba, sia dipeso dai mutamenti climatici.