4 Dicembre 2020 - 15:10 . Trieste . Curiosità

Vitalini: “Così il laboratorio teatrale al mercato Trieste unisce arte e scienza”

Mercato Trieste
Mercato Trieste

Partirà domani, sabato 5 dicembre, al mercato Trieste, il progetto culturale “Co(n)scienza”, inserito all’interno di “Eureka! Roma 2020-2021-2022”. La celebre struttura di via Chiana diventa così un punto di incontro tra l’arte e la scienza per i più piccoli.

Fino al 19 dicembre, oltre a una serie di incontri e dialoghi generati da due discipline provenienti dall’ambito scientifico e da quello artistico (la letteratura con l’astrofisica, la musica con l’ingegneria, il teatro con la neuroscienza, con la filosofia e la fisica, il teatro con la matematica), sono previsti anche dei laboratori teatrali per i più piccoli ispirati a Mowgli, il protagonista de “Il libro della giungla“.

E ad organizzarli è la Dynamis e a raccontarci chi sono è la protagonista di questi laboratori, Marta Vitalini: “Siamo un gruppo dedicato al teatro e alle arti performative. Siamo in collaborazione con l’Angelo Mai dove attualmente si svolgono le nostre attività di formazione permanenti per adulti e ragazzi. Per noi il teatro è spazio di confronto, campo di battaglia e occasione di esplorazione del disordine. Ci occupiamo di formazione con l’obiettivo di innescare incontri, costruire luoghi dell’imprevedibile e stimolare la partecipazione dei cittadini alla proposta culturale”.

La locandina dell'evento al mercato Trieste
La locandina dell’evento al mercato Trieste

Due gli appuntamenti con i laboratori. che vede come protagonista Mowgli: “È un laboratorio teatrale che indaga le relazioni esistenti tra l’ambiente umano e quello animale – racconta la Vitalini -. Quando i bambini giocano senza il controllo degli adulti, esplorano in segreto ambienti sconosciuti e vivono un legame originario e sincero con il mondo naturale, scoprendo la parte più istintuale ed animale del sé. Partendo da questo principio il laboratorio propone uno spazio espressivo aperto, un percorso di esplorazione attiva della propria fantasia, intesa non come fuga dalla realtà, ma come strumento pratico che attinge dal vissuto e opera sul reale. Le attività del laboratorio si dividono tra giochi teatrali ed esperimenti performativi in cui è possibile mettere in gioco creatività e fantasia a servizio del lavoro d’insieme. Attraverso gli strumenti del teatro, il laboratorio intensivo gioca sul confine che divide il mondo del bambino e il mondo animale capovolgendo regole e credenze prestabilite, alla ricerca di mondi nuovi da esplorare insieme”.

Perché per i più piccoli fare teatro, in un momento come questo, può essere comunque molto importante: “La proposta di un laboratorio teatrale per bambini si fonda sull’intuizione che il teatro possa essere il terreno protetto in cui il bambino sia libero di giocare ad esplorare le proprie idee e la propria creatività valorizzando la dimensione individuale di ciascuno attraverso l’incontro con l’altro.  Queste due giornate di laboratorio teatrale sono un’occasione concreta per incontrarci e sperimentare di nuovo la possibilità di essere in presenza, esperienza fondamentale e imprescindibile tanto per i bambini quanto per noi adulti”.

Per la Dynamis un esperimento come quello di portare il teatro in un mercato che non è  un ‘unicum’: “Ci è già capitato, i nostri progetti attraversano contesti e luoghi molto diversi della città. L’incontro con il reale e con le persone è ciò che nutre il nostro lavoro e da sempre cerchiamo modalità diverse per connetterci e confrontarci con la vita che ci circonda. In questo momento storico il mercato, luogo di scambio e di socialità per eccellenza, è un buon punto di partenza per ricostruire la rete di relazioni sociali e culturali di un quartiere e di una città“.

LEGGI l’articolo sul progetto culturale “Co(n)scienza” al mercato Trieste