26 Febbraio 2020 - 8:38 . Trieste-Salario . Retesociale
Villa Paolina, l’allarme dei comitati: “Ecco perché il nuovo progetto la mette a rischio”
“Si svuota la Villa come una zucca di Halloween mantenendo solo le mura perimetrali”. Il comitato “Salviamo Villa Paolina”, presieduto da Cristina Rinaldi, ha visionato il nuovo progetto per il restauro dell’edificio in seguito al vincolo imposto dal Mibac nel settembre scorso che ne impedisce l’abbattimento. L’ex convento di suore appartiene alla Cam srl che, prima del niet del ministero, era intenzionata a demolirla per costruire sulle sue ceneri una moderna palazzina.
“È con grande delusione – commenta Rinaldi – che apprendiamo che il cosiddetto progetto di restauro di Villa Paolina è in realtà un progetto di ristrutturazione edilizia pesante che prevede varie demolizioni e ricostruzioni che dovrebbero richiedere un permesso a costruire! Si demoliscono tutti i muri portanti interni e tutti i solai, variando le quote di calpestio e mantenendo le sole mura perimetrali, praticamente si svuota la Villa come una zucca di Halloween, tra l’altro con seri pericoli per la sua stabilità!”.
Secondo il comitato “il progetto così descritto è nettamente in contrasto con le prescrizioni del decreto di vincolo”. Le associazioni Cittadinanzattiva Trieste e Cittadinanzattiva Nomentano non si sono limitati alle parole e hanno presentato lunedì 24 un esposto al ministero dei beni culturali e alla soprintendente speciale di Roma chiedendo di annullare il progetto di restauro “al fine di scongiurare la perdita del valore identitario che caratterizza il bene monumentale”.
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