Il maltempo ha fatto un’altra vittima. E stavolta è una pianta “storica” per il nostro quartiere. “Requiem per un gigante fra i più amati di Villa Borghese”. Inizia così il lungo messaggio di “addio” pubblicato sulla pagina Facebook degli Amici di Villa Borghese, associazione attiva sul territorio per la cura del parco. È indirizzato all’antico ailanto cresciuto all’entrata dell’area cani del giardino, “martoriato dalla furia degli elementi, colpito da un fulmine, schiantato dalla buriana di vento a oltre 100 chilometri orari e, infine, abbattuto”.

L’albero veniva utilizzato dai frequentatori abituali del parco come punto di raccolta degli oggetti smarriti nel parco. “L’albero delle chiavi”, così lo chiamavano. E, in effetti, alcuni mazzi sono stati di nuovo appesi a quel che resta del tronco della pianta. “Per i botanici – continua il post – era uno dei primi, se non il primo, ailanto piantato nella Villa e forse a Roma: rarità esotica nell’Ottocento, quando venne introdotto per la prima volta”. L’antica pianta, si chiedono gli Amici di Villa Borghese, poteva essere salvata? Ma la risposta è stata netta. “Purtroppo c’era ben poco da fare”.