22 Luglio 2018 - 13:49 . Salario . Curiosità

Villa Ada, niente mappe né cartelli. Turisti persi tra vialetti senza indicazioni

A Villa Ada mancano mappe e segnaletiche per orientarsi. Il secondo parco della Capitale dopo Villa Doria Pamphili, per estensione, è una delle più grandi aree verdi urbane d’Europa e non ha cartelli che aiutino il visitatore a districarsi tra viali, stradine, laghetti e prati.

Lorenzo Grassi, volontario di Osservatorio Sherwood, spiega che questa carenza è evidente da anni, tanto che la sua organizzazione ha offerto la propria collaborazione a tre sindaci diversi, Alemanno, Marino e Raggi, in modo da risolvere il problema. “Non abbiamo mai ricevuto risposta. Come comitato abbiamo ricostruito la toponomastica di tutte le strade della Villa. Su Google Earth le segnalazioni sono sbagliate. Un visitatore dovrebbe poter sapere dove si trovano i servizi, dove portano i sentieri e dove sono i luoghi storici”. “Basterebbero interventi minimi per rendere la visita alla Villa più semplice e piacevole – spiega Grassi – Perdersi è facile se non la si conosce, specie la sera. I turisti che visitano le Catacombe di Priscilla, per esempio, quando si affacciano nel parco non sanno in quali direzioni muoversi. Sempre più spesso capita a me di dover dare indicazioni a persone disorientate”.

Cartelli e mappe farebbero quindi la felicità dei visitatori, un po’ come a Villa Borghese, dove spostarsi è facile perché tutto è indicato. Tanto più che, stando alle opinioni degli assidui frequentatori del parco, sono in aumento i visitatori provenienti da altre zone di Roma, specie nel periodo estivo e nei weekend. Guglielmo Pizzirani, volontario di Roma Sotterranea, organizza visite guidate in occasione del Festival estivo di Villa Ada e conferma il problema: “Il 25 aprile la nostra associazione ha riaperto al pubblico il bunker reale dei Savoia, ma il sito non viene segnalato in nessun modo. E questo discorso vale per tutti i luoghi di interesse storico della Villa. Basterebbe poco da parte del Comune per migliorare la situazione”.

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