7 Aprile 2018 - 16:12 . Salario . Ambiente

Villa Ada, i detenuti di Rebibbia diventano i giardinieri del parco

Per i dissesti di Villa Ada arriva una cura socialmente utile, pur con qualche intoppo burocratico. I detenuti della Casa di reclusione di Rebibbia sono stati utilizzati nei giorni scorsi per operazioni di manutenzioni e pulizia del parco, replicando l’esperimento già effettuato lo scorso 26 marzo presso Colle Oppio. In realtà la prima giornata, mercoledì scorso, ha subito un intoppo, come racconta Alessandro Leone, presidente dei Leprotti di Villa Ada: «Il 4 aprile sono arrivati due autobus della polizia penitenziaria, scortati da macchine dei carabinieri. I detenuti sono stati fatti scendere, in attesa dell’arrivo del responsabile Servizio giardini, che avrebbe dovuto consegnare gli attrezzi da lavoro. Dopo aver atteso inutilmente 40 minuti sotto la pioggia, pullman e scorta sono ripartiti». Il Dipartimento Tutela Ambientale del comune ha confermato a RomaH24 che nei due giorni successivi, giovedì e venerdì, il gruppo proveniente da Rebibbia è tornato svolgendo regolarmente il servizio utilizzando attrezzatura idonea ma, al contrario di quanto riportato da altri media, non c’è stata alcuna rimozione del responsabile giardini. Per questo progetto, formatosi su base volontaria, i detenuti sono stati formati presso la scuola giardinaggio del comune e l’esperimento dovrebbe poi proseguire con interventi presso altri parchi e ville della città.