23 Agosto 2018 - 9:43 . Africano . Cronaca

Viale Etiopia, la discarica abbandonata sotto la tangenziale

Basta fare pochi passi, ormai, per imbattersi nel degrado nel quartiere. Alberi e rifiuti a terra, panchine, strade e marciapiedi rotti, ville chiuse. Il campionario è vasto. All’inventario va però aggiunto un nuovo caso. Si tratta della discarica abusiva di viale Etiopia, sotto al ponte di Batteria Nomentana. Là dove nel 1958 Mario Monicelli girò la scena in cui Vittorio Gassmann cercava di sedurre Carla Gravina nel film “I soliti ignoti”.

La segnalazione alla redazione di RomaH24 è arrivata da Luca Laurenti, biologo residente nel II Municipio. “Cammino parecchio. Quando non lavoro sono spesso in giro”, racconta Laurenti. “A novembre, un po’ per caso, mi sono accorto di questa discarica. Sono sceso a controllare e ho trovato cumuli stratificati di immondizia, materassi, frigoriferi per i gelati, escrementi umani, caschi per le moto, libri. Ho scritto alla sindaca Virginia Raggi e alla assessora alla Sostenibilità Ambientale Pinuccia Montanari per segnalare il problema, ma non ho mai ricevuto risposta”. Laurenti è amareggiato, si sente un cittadino solo. Le sue lettere al Comune sono cadute nel vuoto. “L’impossibilità di comunicare con le istituzioni è qualcosa di impressionante. Se ascoltassero i cittadini che hanno qualcosa da dire, la situazione sarebbe migliore per tutti”.

Quattro mesi fa Luca è tornato sulla scena del “delitto” e ha scoperto che le cataste di rifiuti erano state messe in ordine, come in attesa che qualcuno le portasse via. “L’ho interpretato come un segno positivo, ma da allora nulla è più cambiato. Le cose stanno ancora là e questo luogo potenzialmente può diventare un focolaio di malattie. A due passi dalle abitazioni di viale Etiopia”.

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