29 Settembre 2019 - 13:05 . Trieste-Salario . Cultura
Un viaggio nei misteri del sottosuolo. Ecco cosa nasconde il nostro quartiere
“Basta scendere pochi metri sotto le strade che percorriamo distrattamente ogni giorno per iniziare un viaggio nel tempo: profonde e oscure voragini, lunghissime gallerie di cave di pozzolana, labirintici cunicoli di catacombe e inquietanti bunker antiaereo”. Parola di Lorenzo Grassi e Laura Lerario, gli archeo-speleologi dell’associazione Sotterranei di Roma.
Ieri, sabato 28 settembre, i loro racconti hanno affascinato il pubblico del mercato Nomentano durante “Porta Pia in festa”, l’evento organizzato dal II Municipio in collaborazione proprio con lo stesso mercato. Il nostro territorio ha un sottosuolo ricchissimo, variegato e fragile. E loro, gli esperti del sottoterra, lo hanno mostrato in foto e spiegato con parole semplici e coinvolgenti.
“L’importanza e la quantità dei siti ipogei nel II Municipio – ha spiegato Grassi – è molto legata alla presenza delle due strade consolari, Salaria e Nomentana, lungo le quali si scavavano i materiali necessari per le costruzioni (pozzolana) e venivano realizzate le sepolture. Per questo il nostro Municipio è ricco di catacombe. Ha poi proseguito Lerario: “Inoltre il Trieste-Salario è attraversato dal percorso sotterraneo dell’acquedotto Vergine, l’unico ancora funzionante da oltre duemila anni, che passa sotto Villa Ada. Da qui, diversi anni fa, alcuni soci della nostra associazione hanno compiuto la traversata sino a Trinità dei Monti”.
Poi il racconto di qualcosa di sorprendente. Grassi: “Altre lunghe gallerie di cava sono nei boschi del parco di Villa Ada, soprattutto sul versante verso via Anna Magnani e la Moschea. Qui la sorpresa sono le tracce moderne: su una delle pareti ci sono infatti le scritte “Disco” e “Bar”; mentre in fondo alle gallerie si raggiunge una sala dove abbiamo trovato delle vestigia belliche: i resti della divisa di un regio carabiniere che era di scorta a Villa Savoia”.
Infine il rilancio verso un progetto ambizioso da realizzare con Roma Capitale: “Auspichiamo da anni l’avvio di un monitoraggio costante e l’elaborazione da parte del Campidoglio di un vero e proprio Piano regolatore dei sotterranei”.