17 Luglio 2018 - 17:49 . FuoriQuartiere . Sport
Stadio Flaminio, la Soprintendenza va avanti con la procedura di tutela
La Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma sta portando a compimento la procedura di tutela per lo Stadio Flaminio. Lo stadio, progettato tra il 1957 e il 1958 dal grande ingegnere di Pier Luigi Nervi e dal figlio Antonio, architetto, venne realizzato su un’area destinata, fin dagli anni ’50, ad accogliere le nuove attrezzature sportive e di servizio per l’Olimpiade del 1960.
“La tutela apposta alla struttura ha l’obiettivo di un suo recupero secondo criteri di qualità e controllo del processo di restauro, in quanto si garantirà sempre il pieno rispetto del progetto nerviano pur innovandolo e adattandolo ad un utilizzo contemporaneo”, afferma l’Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Cittadini Daniele Frongia. “Restituiremo ai cittadini lo Stadio cosi come era stato disegnato per i Giochi Olimpici del ’60 ma innovandone la fruizione, rendendola moderna e polifunzionale. Il Comune prosegue il dialogo con potenziali investitori che potranno ora contare sulle opportunità rese possibili da un piano di recupero nel quale non saranno trascurate le esigenze di aggiornamento funzionale dell’opera, pur conservandone l’uso sportivo originario. CONI e FIR hanno manifestato pubblicamente il loro interesse ma vogliono approfondire con noi le implicazioni del vincolo”.
“Siamo felicissimi di questo importante riconoscimento del valore dell’opera di mio nonno. La tutela ci permetterà di portare avanti nelle migliori condizioni il piano di conservazione che stiamo elaborando per il Comune con la Sapienza e DO.CO.MO.MO. Italia con il supporto della Getty Foundation”, commenta Marco Nervi, nipote di Pier Luigi e Presidente della Pier Luigi Nervi Project Association.