4 Marzo 2021 - 12:41 . Trieste-Salario . Cronaca
Regina Margherita, lavori Enel fino al 2024. Commercianti in crisi: “Il colpo di grazia”
di Antonio Tiso
“Viale Regina Margherita è irriconoscibile. La pandemia da Covid-19 ha avuto un effetto devastante sulle attività commerciali della zona. E la chiusura per lavori della sede nazionale di Enel fino al 2024 è il colpo di grazia”. Non usa mezzi termini Romolo Iannilli, titolare della tabaccheria al civico 94 del viale.
Se a giugno 2020 le conseguenze del lockdown e dello smart working sull’economia locale erano già evidenti, con molte saracinesche abbassate, ora la situazione è persino peggiorata. “Da settembre abbiamo assistito a nuove chiusure e altre ce ne saranno. In 26 anni che sono qui non ho mai visto viale Regina Margherita così deserto – aggiunge –. Il commercio, qui e nelle vie limitrofe, è cambiato per sempre. Se esco dal negozio e mi guardo intorno vedo tantissime serrande giù. Ora, in pausa pranzo, anche io chiudo, perché non mi conviene rimanere aperto. Una cosa impensabile in passato”.
Un quadro, quello descritto dal tabaccaio, che trova conferma nelle parole di altri titolari di piccole attività della zona. “È dura. Si fatica. In estate speravamo che i 3.000 lavoratori del gruppo Enel tornassero quanto meno all’inizio del 2021, ma ora si parla di un intervento di ristrutturazione dei loro uffici che durerà tre anni. Così molti non sono più riusciti a far quadrare i conti e hanno ammainato la bandiera, purtroppo”, dice Roberto Petroco, titolare del Caffè Chamonix al civico 109. “Tra nuove ondate e quarantene negli uffici non si vede la fine di questo lungo tunnel. Il nostro locale fortunatamente e resiste, ma la sofferenza c’è”.
Lungo viale Regina Margherita sono tante le attività che si trovano ancora nel pieno della crisi, come sottolinea Alessandro Policani. Lui che vende pizza al taglio al civico 88 dal 2006. “La situazione è drammaticamente peggiorata rispetto a nove mesi fa. Personalmente non riesco più a pagare affitto e me ne andrò. Sto già mandando il mio curriculum in giro in circa di una nuova occupazione, dai supermercati ai centri commerciali. Aspetto solo che qualcuno mi chiami, poi leverò le tende”.
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