Il doppio quesito referendario sulla liberalizzazione del servizio di trasporto pubblico non ha raggiunto il quorum richiesto. Alla chiusura dei seggi in tutta Roma la percentuale si è assestata al 16%, ben al di sotto del 33% previsto.

La bassa affluenza, su cui ha influito anche la poca informazione ai cittadini, ha però portato ad un risultato quasi plebiscitario di chi ha deciso di esprimersi: ben il 75% ha votato sì al primo quesito – ” Volete voi che Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo, ovvero su gomma e su rotaia, mediante gare pubbliche, anche a una pluralità di gestori e garantendo forme di concorrenza comparativa nel rispetto della disciplina vigente a tutela della salvaguardia e la ricollocazione dei lavoratori nella fase di ristrutturazione del servizio?” -, mentre il 24,65% ha votato no.

Praticamente uguale anche il risultato sul secondo, che ha raggiunto il 74% di consensi: ““Volete voi che Roma Capitale, fermi restando i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo, ovvero su gomma e rotaia comunque affidati, favorisca e promuova altresì l’esercizio di trasporti collettivi non di linea in ambito locale a imprese operanti in concorrenza?”.

In particolare nel II Municipio i voti a favore sono stati ancora più alti: 89% di sì per il primo e 87% per il secondo, contro rispettivamente l’11,44% e il 12,90% di no. Vale la pena ricordare che il Trieste-Salario è stato il municipio con maggiore affluenza in tutta Roma con il 25,40%.

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